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Seconda trasferta di fila

Carpi-Rimini, la vigilia di Renato Cioffi

In foto: Renato Cioffi
Renato Cioffi
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 20 set 2019 09:18 ~ ultimo agg. 21 set 17:23
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Con alle spalle la prima sconfitta in campionato, maturata domenica scorsa a Vicenza, e cinque punti in classifica il Rimini è pronto alla seconda trasferta di fila, in casa di un’altra big: il Carpi, imbattuto in questo avvio di torneo. Allo stadio “Cabassi” si giocherà in anticipo sabato alle ore 17:30.

In casa romagnola recuperati gli acciaccati Arlotti e Scappi. Cigliano è influenzato, in dubbio anche Ferrani.

La conferenza della vigilia del tecnico del Rimini, Renato Cioffi, che sarà trasmessa anche su Radio Icaro 92 sabato alle 16.35.

Un’altra big in trasferta per i biancorossi. “Seconda partita fuori casa, con le big ormai ci siamo abituati perché in questo girone ce ne sono tante – attacca Cioffi -. Dobbiamo affrontare la partita con lo spirito giusto. L’ultima gara ci ha lasciato l’amaro in bocca perché in costruzione abbiamo fatto poco, un po’ per il potenziale degli avversari e un po’ per colpa nostra. Nessuno prima della gara ha parlato di andarci a prendere un punticino o di difendere, anche perché solo sabato scorso ho detto che noi per difenderci bene dobbiamo attaccare. Un po’ il terreno di gioco ha penalizzato alcuni elementi nostri, però sinceramente avremmo dovuto fare di più. Lo sanno tutti e lo sa anche la squadra. Nelle quattro partite di campionato sono stati sempre gli stessi a scendere in campo, non abbiamo modificato niente. Non è che una partita negativa possa vanificare tutto. Quando vai a giocare con due esterni che hanno licenza di andare e una mezzala che è più un trequartista… è andata così. La fase difensiva in questo caso l’abbiamo fatta molto molto bene, abbiamo preso gol per una punizione inesistente. La palla è stata spostata di molto rispetto a dove era stato fatto il fallo. Sono tante piccole cose sulle quali dobbiamo stare attenti. I giudizi credo andrebbero dati con un certo giudizio, non solo in base al risultato”.

Due biancorossi in dubbio per domani. “Domani abbiamo tutti a disposizione. Cigliano ieri ha avuto la febbre e non si è allenato, Ferrani ha un problema alla caviglia e oggi non si è allenato. Dobbiamo verificare le loro condizioni”.

Sul Carpi. “Gli avversari sono imbattuti. Il Carpi è una squadra tosta con molti elementi che vengono da una categoria superiore. Domenica, pur sbagliando un rigore il Padova, i nostri avversari di domani hanno ottenuto un grosso risultato, hanno pareggiato con il Vicenza, hanno vinto la prima partita facendo quattro gol al Cesena. Abbiamo detto che questo girone purtroppo è fatto di grosse corazzate. Anche questa è una squadra che gioca senza under. Noi dobbiamo andare a fare la nostra partita, migliorando la fase offensiva rispetto a domenica scorsa”.

Sull’utilizzo degli under, anche ai fini dei contributi. “Andremo a cambiare qualcosa. La società ha chiesto determinate cose, però ci devono essere i momenti giusti. Forse adesso il momento è arrivato, anche perché qualche under è cresciuto sotto l’aspetto fisico e, tenendo in considerazione che questa settimana faremo tre partite, è il momento giusto per poter inserire gli under. Secondo me questa regola è la rovina per i giovani, è una regola assurda. Io premierei le società che hanno tutto in ordine e darei tanti soldi alle società per fare un settore giovanile importante. Anche perché non c’è continuità tra le categorie. È una cosa talmente chiara a tutti, però chi deve capire non lo fa”.

Quali sono le caratteristiche di Leonetti, uno degli under che potrebbe essere schierato domani? “È un giocatore di quantità, con caratteristiche simili a quelle di Van Ransbeeck”.

Con quale mentalità il Rimini scenderà in campo a Carpi? “Noi dobbiamo essere noi stessi: sbarazzini, senza problemi, cercando la giocata anche sbagliando. Io in tutti gli allenamenti ho sempre richiamato i giocatori che giocano la palla all’indietro perché secondo me il calcio è fatto di palla in avanti. Rinunciare a giocare per me non va bene, è la morte del calcio. Noi siamo umili e bravi perché ci dobbiamo confrontare con realtà più grosse di noi a livello di organico, non di blasone: dobbiamo essere spavaldi e a volte incoscienti, ma mantenendo sempre l’umiltà. Una partita quella di domenica scorsa che avremmo potuto anche pareggiare: poche volte i vicentini sono passati per l’area di rigore”.

A Vicenza avete trovato un ambiente carico, diversa probabilmente sarà la situazione a Carpi. “Noi domenica siamo stati travolti dall’ambiente: era il centenario di Romeo Menti, c’erano 10mila persone, però non vorrei che la squadra possa subire l’importanza del risultato. Se finora siamo stati sbarazzini, non vorrei che ora ci preoccupassimo troppo del risultato. Noi dobbiamo pensare a giocare e a fare risultato di conseguenza. Al di là degli under noi siamo una squadra giovane”.

Sulla condizione atletica dei giocatori più “pesanti” a livello muscolare. “Loro hanno pagato questa cosa, Scappi in un modo per l’intensità diversa rispetto agli ultimi campionati disputati, Gerardi è quello più in difficoltà in questo momento dal punto di vista atletico. Mi auguro nel breve possa raggiungere la massima “performance” perché è un giocatore che si fa sentire quando sta bene”.

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