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Repliche e controrepliche

TRC. Noi Riccionesi a Santi: rispetto delle leggi è fare melina?

In foto: il TRC a Riccione
il TRC a Riccione
di Redazione   
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ven 23 ago 2019 16:38 ~ ultimo agg. 16:52
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Nella querelle sul metromare è il gruppo consiliare di Noi Riccionesi a replicare al presidente della provincia Riziero Santi, che oggi ha detto “basta meline” (vedi notizia). E, a nome del gruppo, ribadisce il perché del no di Riccione alla conferenza del TRC.


Il chiaro “NO” espresso dal Sindaco Tosi ieri alla Conferenza sul TRC, non è qualcosa di preconcetto, ma frutto di una scelta ponderata e calcolata.
Avremmo dovuto avere un collegamento futuristico con Rimini, ad impatto ambientale zero, e ci troviamo “innanzi” dei semplici autobus, che dovrebbero percorrere un “budello di cemento”, non omologato come strada e testato per veicoli diversi.
Ed il Presidente della Provincia se ne esce scrivendo: “adesso basta melina”??
Perché, ci chiediamo, seguire le procedure di legge significa “fare melina”?
Queste poco centrate affermazioni paiono simili alle vecchie dichiarazioni di quei “responsabili” che, al grido di “basta melina”, hanno fatto abbattere delle case sulla linea del TRC con un provvedimento illegittimo, illegittimità poi sancita da diverse Sentenze nei Tribunali.
Non è melina, Presidente Santi.
Quella che Lei chiama melina, quelle che Lei chiama “questioni di lana caprina”, NOI le chiamiamo “rispetto delle regole”.
E non rigiri la frittata: fino ad ora, Presidente Santi, il TRC non è partito solo perché qualcuno di quelli che lavorano alla messa in opera del TRC, si è “impantanato” tra richieste di autorizzazioni non partite, carte burocratiche incomplete, mezzi non pronti etc.
E ‘ da due anni che il cantiere è terminato: è così complicato far partire gli autobus senza “forzare” i passaggi tecnici?
E… dov’è il bando per la gestione?
Perché parla già di “assegnazione della gestione a Start Romagna” senza passare per un bando?
Attendiamo risposte.
Attendiamo ancora risposte anche alle 7 domande che abbiamo formulato il 10 gennaio, rimaste inevase.
NOI, Non molliamo