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arrestato il convivente

Massacra di botte la compagna che lo incastra mostrando le foto dei lividi

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 31 ago 2019 16:08 ~ ultimo agg. 1 set 12:13
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E’ finito ieri notte intorno alle 4 con l’arrivo di una volante della polizia di Stato il calvario di una donna che, come accertato dagli agenti, nell’ultimo anno e mezzo aveva subito da parte del compagno, un 27enne di origine marocchina, continui maltrattamenti, percosse ed umiliazioni di ogni tipo. All’arrivo della volante la donna presentava chiari segni di percosse appena subite ed anche quelle di episodi pregressi, motivo per cui gli agenti hanno allertato il personale del 118 che ha provveduto a trasportare la malcapitata al pronto soccorso, dove le veniva riscontrato un trauma cranico, plurimi ematomi ed escoriazioni multiple su tutto il corpo, per una prognosi di 25 giorni.

Il responsabile, il convivente della donna, si era dileguato appena pochi istanti prima dell’arrivo dei poliziotti in un albergo di Miramare dove alloggiava temporaneamente la vittima. Terminate le medicazioni al pronto soccorso, la donna, sotto shock per le violenze subite, ha chiesto agli agenti di riaccompagnarla in hotel poiché aveva paura di imbattersi ancora nel convivente. Arrivati in albergo gli agenti hanno deciso di ispezionare la stanza prima di far entrare la donna ed è qui che, nascosto sotto il letto, hanno scovato l’uomo, che alla vista delle divise e della donna ha cominciato a dare in escandescenze cercando di scagliarsi contro la poveretta. Il suo intento, infatti, era quello di farla pagare alla compagna. I poliziotti, però, hanno evitato ogni contatto bloccandolo prontamente.

Portati entrambi in questura, la donna ha ricostruito davanti agli investigatori della squadra mobile della Sezione specializzata in materia di violenza di genere il periodo di convivenza, iniziato nei primi mesi del 2018, subito caratterizzato dall’aggressività fisica e dalla possessività dell’uomo nei suoi confronti. Atteggiamenti che l’avevano costretta a vivere in uno stato di ansia e costrizione tale da impedirle di trovare il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare quanto subito.

Sono numerosi gli episodi di violenza che la donna ha verbalizzato in sede di denuncia. Violenze che gli investigatori hanno potuto riscontrare non solo dai referti del pronto soccorso, ma anche dalle foto dei lividi e delle escoriazioni che la donna aveva prontamente immortalato con il suo smartphone e conservato. Al termine dell’attività il 27enne marocchino è stato arrestato per maltrattamenti e, secondo le disposizioni del pm, trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.