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Balneazione. Rinaldis (albergatori): vittime della burocrazia, serve buon senso

Patrizia Rinaldis

Oggi tutti di nuovo a fare il bagno (anche se fino alle 13 sul sito Arpae figuravano ancora le bandierine rosse che indicano i divieti), ma il danno a livello mediatico ormai è fatto. Gli operatori denunciano l’arrivo di disdette e la rabbia monta. “Siamo vittime della burocrazia: domenica era già scattata la chiusura e non ha senso fare i controlli quando i divieti sono già in vigore” attacca dai microfoni della trasmissione di Icaro Tempo Reale la presidente degli albergatori riminesi Patrizia Rinaldis. Analoga posizione, con richieste di modifica delle modalità di campionamento, è stata espressa anche dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi e dall’onorevole Elena Raffaelli, assessore riccionese.

Serve il buon senso” prosegue la Rinaldis “e invece siamo finiti su tutti i media. Vorrei sapere come si comportano le altre località in caso di forti temporali. Bisogna mettere mano alla legge: siamo la Regione ‘prima della classe’ per controlli, abbiamo uno dei mari più sicuri e poi finiamo alla berlina su tutti i media.” C’è poi il danno economico. “Al di là delle disdette – dice la Rinaldis – preoccupa l’impatto sui mercati internazionali dove alcuni si domandano cosa venire a fare se non si può fare il bagno”. “Sono arrivate – prosegue – molte telefonate di gente preoccupata soprattutto tra chi arriva last minute per il fine settimana. Tante le richieste di chiarimenti.” “L’importante è adesso fare una adeguata controinformazione facendo capire che il nostro è uno dei mari più controllati e più sicuri.” conclude la Rinaldis.