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L'importanza della memoria

A Montegridolfo il 75esimo anniversario dalla liberazione. Presente Bonaccini

In foto: Commemorazione della Montegridolfo liberata
Commemorazione della Montegridolfo liberata
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 31 ago 2019 14:56
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Il presidente della Regione Stefano Bonaccini presente a Montegridolfo per celebrare il 75esimo anniversario dalla liberazione dal nazifascismo. Era infatti il 31 agosto del 1944 quando proprio nel piccolo comune della Valconca venne combattuta la battaglia che portò gli alleati a sfondare la Linea Gotica a difesa dei tedeschi.

Qui, lo stesso giorno di 75 anni fa, gli alleati attaccarono i tedeschi sfondando la Linea Gotica. Una battaglia che portò alla liberazione di Montegridolfo. Combattere per la libertà e la democrazia, la scelta di opporsi al nazifascismo che anche qui in Emilia-Romagna, nella nostra terra, fecero tanti giovani, uomini, donne che entrarono nella Resistenza e nella lotta partigiana, una scelta alla base della Costituzione e della Repubblica italiana, patrimonio di valori che ogni giorno dobbiamo proteggere e far conoscere, facendo Memoria”. Queste le parole di Bonaccini che nel pomeriggio interverrà al convegno “Storia, Memoria, Museo” organizzato nell’anfiteatro all’esterno del Museo della Linea dei Goti a Montegridolfo. Con lui, oltre ai relatori, il sindaco Lorenzo Grilli e il prefetto di Rimini, Alessandra Camporota.

Luoghi simbolo come Montegridolfo ci richiamano al dovere morale di non dimenticare – prosegue –. Sempre di più è importante che le nuove generazioni conoscano la nostra storia. Perché è la consapevolezza della storia il miglior antidoto contro i tentativi di riscriverla, gli inaccettabili revanscismi neofascisti, la violenza e i soprusi contro i più deboli. Non va data per scontata la convinzione secondo la quale ciò che è accaduto in passato, cioè la negazione della libertà e della democrazia, non possa ritornare. Non ritornerà, ma solo se comprendiamo che libertà e democrazia sono conquiste, pagate anche a caro prezzo. E spetta a noi difenderle, perché niente, di per sé, è al sicuro per sempre”.

La legge regionale sulla memoria della Regione Emilia-Romagna

Attraverso questa legge viene definito il sostegno regionale agli Istituti Storici associati o collegati alla rete dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (15 istituti in tutta la regione). Viene riconosciuto il ruolo e l’attività svolta dalle principali associazioni partigiane e combattentistiche. Viene inoltre confermato il sostegno all’attività del Comitato di solidarietà alle vittime delle stragi e del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto.

Oltre a ciò, la legge prevede Avvisi annuali, rivolti sia a privati (associazioni e istituzioni) che a Enti pubblici (Comuni e Unioni di Comuni) per il sostegno a progetti specifici.

Infine, in attuazione della legge, vengono sostenuti dall’Assemblea legislativa regionale i Viaggi della Memoria promossi per le scuole del territorio, nei luoghi e nei percorsi che hanno segnato la storia, spesso tragica, del Novecento.

Complessivamente, dal 2016 ad oggi la legge è stata finanziata con risorse che hanno costantemente superato il milione di euro l’anno.