newsrimini.it

Mercatone. Sindacati: ammortizzatore sociale inferiore a reddito solidarietà

“Occorre una accelerazione del Ministero dello Sviluppo economico, per trovare una soluzione a fronte della grande difficoltà che stanno vivendo i lavoratori senza reddito, senza ammortizzatori e impossibilitati a cercare un altro lavoro. Procedere con tempi immediati è fondamentale”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, in una missiva inviata al ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, sulla crisi Mercatone Uno/Shernon Holding Srl, dove si mettono nero su bianco le preoccupazioni di Regione, Comuni in cui hanno sede i punti vendita e logistica e organizzazioni sindacali e dei consumatori. Preoccupazioni emerse nell’ultimo incontro tenutosi a Bologna venerdì scorso negli uffici regionali, soprattutto per l’allungarsi dei tempi per l’attivazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori (450 in Emilia-Romagna e 1.800 in Italia), e la difficoltà a riavviare un percorso che consenta la riapertura dei punti vendita e crei le condizioni per trovare un nuovo acquirente per il gruppo. Tra le richieste avanzate al ministro, quelle “di accelerare il Decreto per la nomina dei Commissari, precondizione per avviare i percorsi a tutela dei lavoratori nonché l’autorizzazione alla proroga degli esercizi d’ impresa”. Necessarie anche le convocazioni dei tavoli ministeriali “per la retrocessione del ramo di azienda e per l’avvio della cassa integrazione straordinaria da parte dello stesso Ministero del Lavoro”. Da istituzioni e sindacati anche un appello a “procedere alla veloce liquidazione del Tfr dei lavoratori per cui Inps ha confermato la copertura, e convocare presso il Mise le associazione dei Consumatori, per definire una strategia condivisa a livello nazionale a tutela dei clienti”. Nei giorni scorsi la Regione aveva sollecitato anche l’Associazione banche italiane e gli Istituti di credito emiliano-romagnoli, affinché procedessero alla sospensione dei ratei dei mutui e dei prestiti per i lavoratori coinvolti, con alcune risposte positive.

il punto Mercatone Uno di Rimini nord

Attivare un tavolo di crisi permanente al ministero dello Sviluppo Economico e avviare il confronto con il ministero del Lavoro sull’ammortizzatore sociale ai limiti della sostenibilità economica. Sono le richieste avanzate ieri al Mise dai sindacati e da una delegazione di lavoratori ex Mercatone Uno. A riceverli la Responsabile della Struttura per la Crisi di Impresa, Chiara Cherubini, nel corso del presidio organizzato davanti il ministero. Sono 1860 i lavoratori coinvolti dalla chiusura dei 55 negozi e ricevono importi di sostegno al reddito al di sotto del reddito di cittadinanza. C’è tempo fino al 31 ottobre per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisto dell’intero o di parte del perimetro di vendita mentre le operazioni di cessione dovranno chiudersi entro il 31 dicembre.
Il 31 luglio il dicastero ha dato invece disponibilità a convocare sindacati e amministratori straordinari per discutere del bando pubblicato nei giorni scorsi senza alcuna comunicazione e alcuna analisi circa le opportunità occupazionali della cessione.Alcuni lavoratori – scrivono i sindacati – sono prossimi al pensionamento; tale dato andrebbe analizzato e avviato un percorso di mobilità volontaria finalizzato a rendere più appetibile l’intero perimetro aziendale”. Per le parti sociali il Mise si dovrà far carico di ricercare soluzioni alternative in caso non vi fossero offerte per tutto o parte del compendio aziendale.