Ubriachi di gas. Frisoni: inaccettabile il connubio protesta-perquisizioni
Dopo i recenti sviluppi della vicenda, con le indagini nei confronti delle promotrici del gruppo briachi di Gas e il sequestro di smartphone e Pc, interviene il consigliere comunale di Patto Civico Davide Frisoni. “Sono sbigottito” scrive in un post su Facebook, parlando di una vicenda che ha “preso una piega che ha dell’incredibile”.
Frisoni mette in fila alcuni presupposti. In primis “le bollette in effetti erano alte visto che la stessa azienda (Sgr) ha stanziato un fondo di oltre centomila euro per cercare di venire incontro a chi si è trovato in difficoltà”. In secondo luogo “il gruppo nato su facebook – prosegue il consigliere – fu un movimento spontaneo. Solo più tardi, probabilmente a ragion veduta, è stato proposto un gruppo di acquisto (che comunque la legge prevede). Da qui ad arrivare al sequestro di smartphone e computer personali e perquisizione in casa (come si evince dai media) ne passa.”
Frisoni non usa mezzi termini: “se non c’è più l’esercizio della democrazia, della libertà di pensiero e di parola ma soprattutto di aggregazione, si passa in un attimo allo stato di polizia. Il connubio “alla protesta giustificata rispondono con le perquisizioni” non è accettabile”.
“Chi vuole cambiare gestore – scrive – è sempre libero di farlo. Chi crede di aver subito un torto lo faccia presente e risolva con strumenti di concordato (la società si era resa disponibile)”. L’auspicio del consigliere e di riportare “la questione su termini di dialogo e non di contrasto da ambo le parti.”