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Il nuovo waterfront

Parco del Mare. la Giunta approva la cornice progettuale

In foto: vista dall'arenile sul nuovo lungomare
vista dall'arenile sul nuovo lungomare
di Redazione   
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mer 12 giu 2019 13:15 ~ ultimo agg. 13 giu 10:48
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Dopo le osservazioni e le integrazioni elaborate dal gruppo di lavoro nei mesi scorsi, la Giunta comunale ha deliberato il primo stralcio delle Linee di indirizzo progettuale del Parco del Mare Sud – Tratti da 1 a 9. Si tratta di un documento che definisce l’organizzazione funzionale del lungomare, le funzioni localizzabili nei vari tratti e fornisce indicazioni di natura architettonica e paesaggistica per la progettazione e realizzazione degli interventi pubblici e privati da Marina Centro a Miramare. Il documento è stato redatto dal raggruppamento guidato da Miralles Tagliabue che dopo una prima proposta preliminare ha elaborato il booklet sulla base di modifiche e integrazioni emerse dal confronto tra professionisti, tecnici del Comune di Rimini, Anthea, Piano Strategico. A questo farà seguito un ulteriore approfondimento progettuale su aspetti relativi, ad esempio, i temi identitari.

Nel disegno del Parco del Mare ci sono verde, dune, piazze, palestre a cielo aperto, ampie passeggiate e percorsi ciclabili, nuove funzioni pubbliche e private. L’amministrazione parla di un Sea Wellness Park che collegherà la città al suo mare. 

Si tratta della cornice puntuale e omogenea nella quale saranno inseriti tutti gli interventi che andranno a trasformare il nostro waterfront nel Parco del Mare Sud – commenta l’Amministrazione comunale di Rimini – Il documento infatti definisce il contesto architettonico, paesaggistico e funzionale a cui deve fare riferimento il progetto complessivo, sia nella realizzazione delle opere pubbliche, sia nell’attuazione delle manifestazioni di interesse private, estendendosi fino alla spiaggia. Indicazioni che sono corredate da rendering che danno l’idea di quello che sarà il Parco del Mare Sud, e di come anche la zona dell’arenile dialogherà con l’area del lungomare rigenerato grazie al verde, alla ridefinizione degli accessi al mare, alle nuove funzioni e ai servizi”.

Linee guida a cui rispondono i due interventi in carico al Comune che partiranno subito dopo l’estate. A settembre infatti saranno avviati gli interventi per l’infrastruttura verde urbana del Lungomare Spadazzi e per la pedonalizzazione e riqualificazione del Lungomare Tintori, nel cuore di Marina Centro. Entrambi sono finanziati attraverso le risorse dell’Asse 5 del POR FESR Emilia Romagna 2014-2020.

Le linee guida diffuse nella nota dell’amministrazione

Il lungomare si suddivide in tre fasce: una fascia lato mare, pensata con un rivestimento ligneo a ridosso dell’arenile. Una fascia centrale, dedicata alle funzioni e alla natura, nella quale la pavimentazione si sviluppa attraverso un percorso sinuoso. Una terza fascia, dedicata ai percorsi ciclabili e pedonali a ridosso della fascia degli alberghi, realizzata con pavimentazione ‘dura’ adatta anche ad ospitare il passaggio carrabile.

Il progetto si sviluppa seguendo i temi princi­pali del verde urbano e litoraneo, delle dune artificiali, delle pavimentazioni sinuose. Queste ultime si vanno susseguendo armoniosamente su tutto il lungomare, si raccordano con la città attraverso elementi urbani quali piazze o stra­de, creando naturali punti di accesso al Parco, e ottenendo così una valorizzazione dell’identi­tà cittadina, e una ritrovata connessione con la spiaggia e il mare. Le dune sono caratterizzate da una forma oblunga che ricorda quella di alcuni pesci e presentano utilizzi e materiali differenti, individuando nella loro ripetizione strategica la tematica principale del lungomare. Le pavimentazioni sinuose previste nel proge­tto rappresentano l’identità di Rimini attraverso diverse tematiche, in funzione del tratto di lungomare attraversato: dalle radici antiche della città come i mosaici romani della Domus del chirurgo, nel centro storico della città, alle forme del Tempio Malatestiano, rendendo omaggio ai personaggi felliniani, ricordando momenti della tradizione folklorica. Le funzioni pubbliche definite possono essere raggruppate in 5 macrocategorie (cultura, sport e benessere, servizi, impresa, mobilità). In tutta la sua interezza, il lungomare è stato progettato rivolgendo particolare attenzione al benessere e al fitness, combinati con il paesa­ggio costiero. Nel parco sono previste isole funzionali dedicate al fitness studiate con materiali e attrezzature innovative che consentano di creare la palestra a cielo aperto più estesa al mondo e un percorso ciclabile su corsia dedicata riparato dagli alberi.

La passeggiata consentirà anche di vedere il mare: il nuovo lungomare è progettato infatti ad una quota leggermente più elevata rispetto a quella dell’arenile, consentendo così una costante vista della costa.

Attenzione anche alla sostenibilità energetica, con soluzioni architettoniche attente al tema dell’ombreggio e della ventilazione e ricorso ad energie rinnovabili come fotovoltaico o mini-eolico.

Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, il progetto mira a unificare il design dell’intero arenile, creando una relazione visiva tra la passeggiata e il mare. Questo avviene tramite il raggruppamento degli accessi di concessioni vicine: la zona centrale viene liberata, diventando uno spazio che possa accogliere attività sportive all’aperto. Gli edifici nella zona centrale del lungomare formano parte integrante del disegno generale del progetto e la loro geometria e posizione è stata definita in relazione al sistema delle dune che si snoda lungo tutta la passeggiata. La relazione degli hotel con la nuova passeggiata è un punto fondamentale per il Parco del Mare: per ciascuna situazione saranno definiti alcuni parametri o indicazioni al fine di mantenere una chiara organizzazione di ogni struttura alberghiera e favorire il dialogo con il lungomare. Lungo tutto lo sviluppo del disegno del lungomare sono state definite una serie di piazze o spazi più ampi adibiti allo svolgimento di diverse funzioni pubbliche compatibili. Alcuni degli spazi pubblici dell’area di progetto hanno già una precisa definizione, come nel caso di Piazzale Kennedy.