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Consiglio comunale aperto

Palariccione. Gruppi di minoranza: una serata per pochi

In foto: una seduta
una seduta
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 14 giu 2019 17:10
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In una nota congiunta i capigruppo di PD, Movimento 5 Stelle e Patto Civico intervengono sul consiglio comunale di ieri sera (vedi notizia) con a tema il futuro del Palacongressi di Riccione. Delusi per il respingimento dell’odg che avevano elaborato insieme (vedi notizia), rimarcano come sia stata una serata solo per coloro che erano in sala, visto che lo streaming non era attivo (ndr: questo non ha consentito neanche la diretta su radio icaro) tra l’altro lasciati al caldo, visto che non era stata attivata l’aria condizionata. Sul merito del dibattito: apprezzano gli interventi degli operatori, tutti coesi nel chiedere che il palas non venga venduto. “L’assessore Santi, che ha dichiarato in occasione di un confronto politico televisivo solo poche settimane fa che la società sarebbe tornata in vendita, viene bellamente sbeffeggiato e smentito da Caldari e dal Sindaco. Lo stesso Caldari che con un triplo carpiato aveva appena dichiarato, nella seduta di ieri sera e senza rendersene conto, “spero che a qualche privato scatti la scintilla” per l’acquisto. Ah! Ma quindi lo vuole vendere o no? Anzi Renata molla l’osso e dichiara che non venderà la New Palariccione“. Rassicurazioni che però non tranquillizzano le minoranze: “Conosciamo la grande incoerenza del sindaco – scrivono Sabrina Vescovi, Andrea Delbianco e Carlo Conti -. Che dichiara ciò che fa comodo al proprio consenso personale sempre, salvo poi fare esattamente il contrario“.

La nota dei tre capigruppo

Dopo mesi di dibattiti e settimane di approfondimenti doverosi sullo stato dell’arte, siamo pronti a presentare il nostro ordine del giorno per altro condiviso fra tutte le altre forze di minoranza. Un canovaccio utile ad inquadrare il nostro punto di vista condiviso in modo approfondito solo dopo aver sentito i tecnici che seguono la società. Sorpresa, la maggioranza non lo vuole ammettere al dibattimento aggrappandosi in modo assurdo a presunti cavilli procedurali dal sapore classico del politichese! In conferenza dei capigruppo votano contro e respingono il nostro odg. Nulla di tecnico doveva essere vagliato solo una posizione politica da prendere! Semplice no? La maggioranza vuole schiacciare il dibattito dettare le regole e soprattutto avere l’ultima parola. Pensate che il movimento che ha chiesto il dibattito pubblico nemmeno ha potuto chiudere la discussione perchè il sindaco vuole dominare sempre e comunque. Mettendo il cappello sui momenti democratici di confronto voluti dalla minoranza. Che poi minoranza non è visto e considerato che Pd, Patto civico e Movimento cinque stelle a Riccione hanno preso più voti di lei. Una serata per pochi: iniziamo e finiamo senza aria condizionata e ancora peggio senza audio nello streaming per chi giustamente voleva seguire da casa. Il presidente Galassi non concede nulla nemmeno una sospensione del dibattito, in attesa di una possibile sistemazione dell’audio. L’efficacia e la divulgazione del dibattito voluto dal Movimento è di fatto azzerata e limitata ai presenti in sala. Poi gli interventi più importanti quelli dei cittadini convenuti, che chiedono di mantenere la società New palariccione srl in mano alla gestione pubblico privata come è oggi. L’assessore Santi, che ha dichiarato in occasione di un confronto politico televisivo solo poche settimane fa che la società sarebbe tornata in vendita, viene bellamente sbeffeggiato e smentito da Caldari e dal Sindaco. Lo stesso Caldari che con un triplo carpiato aveva appena dichiarato, nella seduta di ieri sera e senza rendersene conto, “spero che a qualche privato scatti la scintilla” per l’acquisto. Ah! Ma quindi lo vuole vendere o no? Anzi il sindaco molla l’osso e dichiara che non venderà la New Palariccione E per forza! Oltre alla minoranza è la città che le sta chiedendo garanzie in questo senso. Siamo contenti? Ancora no, ma dopo ieri sera abbiamo almeno una dichiarazione di intenti. Siamo tranquilli? Assolutamente no! Conosciamo la grande incoerenza del sindaco. Che dichiara ciò che fa comodo al proprio consenso personale sempre, salvo poi fare esattamente il contrario. I gruppi di minoranza della città lavorano unitariamente e nel rispetto reciproco avendo a riferimento l’interesse per Riccione. Le appartenenze politiche vengono dopo la nostra città e dopo la responsabilità dell’esserne amministratori. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno supportato e che hanno condiviso questa iniziativa democratica che deve riconoscere ad Andrea Delbianco l’iniziativa e l’intuizione che si trattasse di una questione di grande importanza per i riccionesi. Un grazie particolare alla direzione della New Palariccione, che testimonia in modo chiaro quanto un’efficiente gestione possa soprattutto nell’apparato pubblico essere determinante per sostenere una città in un momento difficile come questo. Chiudiamo con i numeri del Palariccione per ricordare a tutti le 86.000 presenze “qualificate” del 2018 e l’enorme indotto economico prodotto da questa infrastruttura e dalla sua buona gestione. PS: approfondiremo la questione dello streaming.