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Operaio morto, Cgil e Fillea: “Occorrono pause lavorative”

il salvataggio dei vigili del fuoco

“Sconcerto e profondo cordoglio”. Cgil di Rimini e Fillea, la categoria degli edili, hanno espresso la propria vicinanza alla famiglia dell’operaio vittima di un colpo di calore mentre lavorava in un cantiere edile di Santarcangelo. “Questo episodio – affermano i sindacalisti Isabella Pavolucci e Renzo Crociatitestimonia ancora una volta come sia indispensabile non abbassare mai
la guardia sul fronte della sicurezza. Le ondate di calore, come quelle che si stanno verificando in questi giorni e che minacciano di ripresentarsi per tutto il mese di luglio, mettono a rischio molte categorie di lavoratori e in particolare chi lavora nei cantieri edili. Purtroppo questi rischi sono ancora troppo sottovalutati cosicché i datori di lavoro non attuano, per esempio, le necessarie pause lavorative o, nei casi più gravi, la sospensione. Per evitare infortuni e disgrazie le imprese dovrebbero richiedere anche la Cassa Integrazione se i lavoratori sono impegnati in attività a rischio. La categoria degli edili è l’unica che ha ammortizzatori sociali per intemperie, ma normalmente viene richiesta per maltempo e quasi mai per alte temperature”.

“Affinché tragedie come quella in cui è rimasto vittima il lavoratore edile a Santarcangelo non si ripetano – concludono Pavolucci e Crociatioccorre individuare tutte le azioni necessarie e a tutti i livelli, da quello contrattuale, fino al maggior coinvolgimento dei vari sistemi di controllo e vigilanza. Come ad esempio aprire un confronto con l’Unità Sanitaria Locale per arrivare a delle misure di prevenzione specifiche”.