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I dati del Comune di Rimini

L'insoluto su rette e servizi scolastici scende sotto il 10%

In foto: L'insoluto su rette e servizi scolastici nel Comune di Rimini scende sotto il 10% rispetto al 20% di qualche anno fa.
L'insoluto su rette e servizi scolastici nel Comune di Rimini scende sotto il 10% rispetto al 20% di qualche anno fa.
di Redazione   
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ven 7 giu 2019 12:56 ~ ultimo agg. 13:00
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Quando è partita l’operazione di recupero a Rimini, un anno e mezzo fa, l’insoluto nelle rette e nei  servizi scolastici, relativi all’anno 2016, partiva dal 20%. Proprio in questi giorni la percentuale è scesa invece, per la prima volta nella storia recente di Rimini, sotto il dieci per cento: il 9,50%. Il che equivale a un incasso effettivo, per i servizi scolastici dell’anno 2016, di 4 milioni di euro. Il 9% è la più bassa percentuale registrata in anni recenti. L’attività di recupero- assicura l’Amministrazione Comunale – continuerà regolarmente nei prossimi mesi per abbassarla ulteriormente, utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla legge.  In questa percentuale sono compresi casi diversi tra loro, da uno zoccolo duro di evasori consapevoli verso il quale il Comune di Rimini promette inflessibilità senza sconti ad una parte, invece, di famiglie veramente in difficoltà economica verso i quali saranno messi a disposizione tutti gli strumenti di facilitazione possibili.

Il processo di controllo e recupero – sottolinea l’Amministrazione Comunale – sta svolgendo anche una importante funzione di deterrenza sugli anni in corso. Mentre fino al 2016/2017 la percentuale iniziale di insoluto si assestava stabilmente intorno al 20% (in media, più di 800 mila euro), per poi essere gradualmente recuperata, nell’anno in corso la stessa percentuale scende già al 10%.

Per Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, un risultato che “ci permette non solo di recuperare quanto dovuto ma, soprattutto, di rimetterlo a disposizione di tutti i cittadini tramite i tanti servizi di diritto allo studio. E’ anche grazie a queste risorse che riusciamo a sostenere chi davvero è più in difficoltà di altri, tutelando loro e contrastando i furbetti dei servizi educativi”