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A larga maggioranza

La CGIL elegge la Segreteria Confederale

In foto: la segreteria confederale Cgil
la segreteria confederale Cgil
di Redazione   
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ven 28 giu 2019 22:23 ~ ultimo agg. 29 giu 08:50
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L’Assemblea generale della CGIL di Rimini ha eletto, a larghissima maggioranza (84%), la nuova Segreteria confederale. Affiancheranno la Segretaria generale Isabella Pavolucci, già eletta il 5 giugno scorso, Mirco Botteghi, Claudia Cicchetti, Ornella Giacomini, Francesca Lilla Parco.

I quattro componenti di Segreteria manterranno anche gli incarichi attualmente ricoperti nelle rispettive categorie:
Mirco Botteghi Segr. generale Filcams Rimini
Claudia Cicchetti Direttore Patronato Inca Rimini
Ornella Giacomini Segr. generale Funzione Pubblica Rimini
Francesca Lilla Parco Segr. generale Filctem Rimini

Nell’esprimere la sua soddisfazione, la Segr. Isabella Pavolucci ha dichiarato che occorrerà fin da subito, con la nuova Segreteria confederale e con tutto il gruppo dirigente, tradurre in azioni concrete gli indirizzi programmatici scaturiti dall’ultimo Congresso valorizzando quanto più possibile le centinaia di delegate e delegati che, direttamente nei luoghi di lavoro, rappresentano la CGIL. “Nuove sfide ci attendono e non solo economiche, dall’ambiente, ai diritti civili e sociali oggi profondamente sotto attacco, al tema dell’immigrazione e dell’antifascismo. Uno degli obiettivi che poniamo è quello di aggiornare il Nostro Piano del Lavoro territoriale perché non ci sarà crescita e sviluppo se non ripartiamo da lì, dal lavoro, dalla creazione di nuovi posti di lavoro, mettendo al centro il territorio, riqualificando l’industria e i servizi, riformando la Pubblica Amministrazione e il welfare, con l’ambizione di dare senso all’intervento pubblico come motore dell’economia. Perchè generare lavoro è sinonimo di sviluppo sociale, civile, economico e politico. Come sempre la Cgil continuerà a svolgere, anche nel territorio, il proprio ruolo e la propria azione di rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori, pensionate/i, precari, disoccupati.”