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Sopralluogo tra le rovine

Convento San Francesco. Renzi: amministrazione non sa che fare e lascia il degrado

In foto: le rovine dell‘ex convento in via IV Novembre
le rovine dell‘ex convento in via IV Novembre
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 26 giu 2019 16:56
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In mattinata la Quarta Commissione Consiliare ha effettuato un sopralluogo ai resti dell’ex Convento San Francesco in via IV Novembre. Una richiesta avanzata dal consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi con una mozione del marzo scorso.

E’ stato possibile accedere solo al piano terra – spiega Renzi –, tra i muri dello storico edificio rimasti in piedi dopo i bombardamenti dell’ultima guerra, tra colonne e capitelli dell’ex museo archeologico e nello spazio utilizzato in passato dall’ex farmacia comunale. Purtroppo è stato impossibile raggiungere, da una botola del soffitto, il piano superiore dell’ex Convento verso il mare dove si trova un corridoio centrale e una doppia fila di celle ai lati“.
Mentre la parte del Convento di proprietà della Curia è stata ricostruita negli anni 70 – spiega il consigliere –, la restante parte di proprietà del Comune presenta ancora le rovine, tra le erbacce, dietro il muro di Via IV Novembre, con una immagine di abbandono e degrado in pieno centro storico di fianco al Tempio Malatestiano. Nel 2006 era stata approvato un progetto di recupero filologico dell’ex Convento con destinazione a Biblioteca dell’Università, con una superficie di mq.2260 progetto poi abbandonato e perseguito nell’ambito della ricostruzione dell’ex Palazzo Lettimi”.
E’ una opportunità per la città – prosegue –, scoprire e valorizzare la storia del Convento di San Francesco, risalente al 1257, nel quale si insediò nel 1400 la prima Biblioteca pubblica d’Italia, per volontà della Famiglia Malatesta.”
La mozione presentata da Renzi chiede di riprendere il progetto di recupero dell’ex Convento di San Francesco, con un restauro e ripristino tipologico dell’edificio da rispettare nell’eventuale ricostruzione del Mercato Centrale Coperto. L’interno potrebbe essere usato per l’ampliamento della Biblioteca Gambalunga oppure ospitare Pinacoteca e Museo Archeologico come negli anni ’30.
Purtroppo – conclude sconsolato il consigliere –, l’Amministrazione Comunale continua a non avere “un pensiero sul che fare” e così non rimuove le rovine e il degrado di fianco al Tempio Malatestiano“.