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I discorsi di parma e Samorani

A Santarcangelo si insedia il nuovo Consiglio

In foto: l'aula del Consiglio
l'aula del Consiglio
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 8 minuti
sab 15 giu 2019 12:59 ~ ultimo agg. 13:43
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Si è insediato ieri sera a Santarcangelo il Consiglio comunale eletto in seguito alle consultazioni amministrative del 26 maggio. Al primo punto dell’ordine del giorno sono state esaminate le condizioni di eleggibilità dei consiglieri neo eletti, per poi procedere alle surrogazioni e alla loro convalida. In seguito alla nomina degli assessori Emanuele Zangoli (Partito Democratico), Danilo Rinaldi e Angela Garattoni (PenSa-Una Mano per Santarcangelo), sono infatti entrati in Consiglio comunale Francesca Paesini (Pd) e Patrick Wild (PenSa-Una Mano per Santarcangelo).

Successivamente si è passati all’elezione del presidente e del vice presidente del Consiglio comunale: l’esito del voto a scrutinio segreto ha visto Cristina Fabbri (Pd) ottenere dieci preferenze, mentre quattro voti sono andati a Jenny Dolci (Un Bene in Comune). Appena assunta la carica di presidente, Cristina Fabbri è intervenuta assicurando equilibrio e imparzialità nell’esercizio delle funzioni che le sono state attribuite, a garanzia e tutela dei diritti di tutti i consiglieri comunali. La neopresidente ha poi aggiunto che intende rilanciare il ruolo del Consiglio favorendo innanzitutto la partecipazione dei cittadini e dei più giovani.

Il sindaco Alice Parma, dopo aver giurato di osservare la Costituzione della Repubblica Italiana, ha pronunciato il suo discorso di insediamento e comunicato la composizione della Giunta comunale al Consiglio

Il Consiglio comunale, infine, ha eletto i componenti della Commissione elettorale: Francesca Paesini (Pd), Tiziano Corbelli (Più Santarcangelo) e Jennifer Serra (Lega Salvini premier Romagna) sono stati indicati quali membri effettivi, mentre Barnaba Borghini (Un Bene in Comune), Michela Mussoni (Pd) e Michela Zoffoli (Più Santarcangelo) quali membri supplenti.

Oltre 200 le persone che hanno assistito alla seduta di insediamento fra quelle presenti nella sala consiliare “Maria Cristina Garattoni” e quelle che hanno seguito i lavori dalla saletta attigua allestita con schermo tv.


Il discorso del sindaco Alice Parma:

“Buona sera a tutti. Presidente, consiglieri, colleghi della Giunta, cittadine e cittadini di Santarcangelo.

Nelle mie parole del 2014 c’era molto, perché tutto era ancora da dimostrare. C’era una giovane donna al debutto in amministrazione nel ruolo più importante, con la grande responsabilità di riuscire a rappresentare al meglio i valori di una storia incredibile: quella di Santarcangelo. Oggi è completamente diverso. Il dato anagrafico, la giovane sindaca, certamente rimangono, ma non sono più la novità del 2014. La vera notizia, oggi, non è una persona singola, ma un gruppo di persone allargato a tanti volti nuovi della società civile che si appresta a governare la città per i prossimi cinque anni.

Credo sia un bel biglietto da visita in tempi di profonda disaffezione dalla politica. Vedere una comunità che si ritrova intorno a un progetto, s’impegna per i propri ideali e ottiene un risultato straordinario. Questa comunità avrà certamente il proprio cuore pulsante negli organi istituzionali – Consiglio e Giunta – ma sarà allargata il più possibile, nel segno di quella partecipazione che ormai per noi è una caratteristica di base. Se la partecipazione è il metodo, la gentilezza è certamente il modo. Non solo dei cinque anni trascorsi, ma anche e soprattutto dei prossimi cinque.

Il nostro impegno sarà finalizzato a migliorare la capacità di ascolto del Comune nei confronti dei cittadini e delle loro istanze, cominciando da noi amministratori per arrivare agli uffici. A proposito del Comune e della sua struttura organizzativa, lasciatemi dire che il tema di un suo rafforzamento non è più rinviabile per mantenere la qualità dei servizi alta come quella a cui siamo abituati. Ma ci sarà tempo, nel Consiglio dedicato alle Linee programmatiche di mandato, per confrontarsi in modo approfondito sulle direttrici per il governo della città, che dovranno discendere inevitabilmente dal programma elettorale della coalizione che ha prevalso alle urne.

Una coalizione composta da forze che sono state tutte fondamentali non solo nel conseguimento del risultato, ma ancor prima nell’elaborazione di quei contenuti programmatici che lo hanno reso possibile. Condivisione, non a caso, è un’altra parola chiave che avevo in testa nel momento di preparare questo discorso. Condivisione di intenti, ideali, percorsi umani e politici che ci hanno portati a fare un pezzo di strada insieme nonostante le nostre storie anche molto diverse.

La composizione delle differenze è un tema centrale della democrazia, come dimostra questa sala dove sono rappresentate le diverse anime e visioni della città di Santarcangelo. Inutile nascondere che siamo passati attraverso una campagna elettorale durissima, ma ora è il momento di voltare pagina. Questo Consiglio è chiamato a cinque anni di lavoro che mi auguro sia il più serio, costruttivo e proficuo possibile. Non per il vantaggio di qualcuno, ma per il bene della città. Ce lo hanno chiesto i santarcangiolesi, che indipendentemente dalla loro scelta all’interno della cabina elettorale sono andati alle urne in 7 su 10. Un dato che per i nostri standard forse non è nulla di che, ma assume un valore diverso se confrontato con i trend nazionali delle ultime elezioni.

Stimolare la partecipazione serve anche a questo, ad avere cittadini presenti nei momenti delle decisioni che contano, che si interessano alla vita della comunità, che esprimono il loro diritto/dovere civico con il voto. Tanti di voi cominciano questa sera la loro prima esperienza da consiglieri. Il mio augurio è che ciascuno riesca ad interpretare al meglio il ruolo di rappresentante della cittadinanza, nel vero senso di questa parola. Non è facile essere un punto di riferimento credibile e degno di fiducia per i cittadini della tua zona, le persone che ti hanno votato… figuriamoci per l’intera Santarcangelo. Ci vogliono impegno e dedizione.

Essere qui è soltanto il primo passo per capire il senso del luogo in cui siamo. Che invita al rispetto per le istituzioni, non soltanto da parte di coloro che le rappresentano, ma di tutta la cittadinanza. Il ruolo del consigliere è importante anche per questo: nutrire il rispetto nei confronti delle istituzioni, con l’esempio dato in prima persona e facendo capire agli altri il significato del lavoro che facciamo qui. Perché le istituzioni, se vissute con la passione che meritano, non sono qualcosa di polveroso e obsoleto. Sono l’incarnazione più tangibile della nostra Costituzione, l’eredità più concreta della Resistenza che ha portato all’Italia la democrazia.

Santarcangelo ha i valori della Costituzione e dell’antifascismo nel suo dna, come dimostrano le tante figure che hanno attraversato e costruito la sua storia. Ne cito solo una, mi scuseranno gli altri, per la vicinanza della sua scomparsa e l’affetto che mi legava a lui. Penso a Gianni Fucci, il nostro “poeta partigiano”… a quella sera d’estate in cui gli ho passato la fascia tricolore per nominarlo “Sindaco della città della Poesia”… o ancora alla commozione di tutti noi lo scorso 25 Aprile, il primo senza di lui.

In nome di questi valori, su cui è fondata la nostra assemblea democratica, come già nel 2014 invito gli assessori e i consiglieri a firmare insieme a me, alla fine del Consiglio comunale, la copia della Costituzione che il Comune ha ricevuto in dono dall’ANPI per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Mi piacerebbe che questa testimonianza simbolica del nostro rispetto per le istituzioni sia solo l’inizio di un percorso di cinque anni in cui il rispetto rappresenti una condizione fondamentale nella vita di questa assemblea.

Un rispetto che passa prima di tutto dai modi e dal linguaggio con cui sapremo dialogare in questa sede, che dovranno essere coerenti con il “Manifesto della comunicazione non ostile” approvato in quest’aula poche settimane fa. Spero e auspico che il rispetto reciproco tra consiglieri, nei confronti della Giunta, della cittadinanza e della struttura comunale siano davvero la cifra di questo mandato anche nei momenti di confronto più duro. Da parte nostra ci impegniamo a portare avanti un metodo di lavoro trasparente, inclusivo, aperto al dialogo. Un approccio collegiale non solo all’interno della maggioranza o nelle commissioni, ma come criterio generale per il lavoro che si fa insieme. Senza dimenticare che il nostro Consiglio non è l’unico a Santarcangelo. Come sicuramente saprete, infatti, da qualche anno è attivo il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, che ritengo importante considerare un interlocutore a pieno titolo per questa assemblea.

Inutile aggiungere che la mia porta è sempre aperta a tutti senza nessuna distinzione, dai consiglieri ai cittadini, perché credo fortemente nell’ampia rappresentanza istituzionale che deve accompagnare il ruolo del sindaco. Il nostro sforzo, lo sforzo di tutti noi che siamo parte delle istituzioni, dev’essere proprio quello di conciliare il valore altissimo dell’uguaglianza con le differenze che inevitabilmente ci sono tra noi. C’è un passaggio in cui Hannah Arendt spiega perfettamente questa apparente contraddizione. In “Vita activa” la grande filosofa scrive:

“La pluralità umana, condizione fondamentale sia del discorso sia dell’azione, ha il duplice carattere dell’eguaglianza e della distinzione. Se gli uomini non fossero uguali, non potrebbero né comprendersi fra loro, né comprendere i propri predecessori, né fare progetti per il futuro e prevedere le necessità dei loro successori. Se gli uomini non fossero diversi, e ogni essere umano distinto da ogni altro che è, fu o mai sarà, non avrebbero bisogno né del discorso né dell’azione per comprendersi a vicenda. Sarebbero soltanto sufficienti segni e suoni per comunicare desideri e necessità immediati e identici”.

Queste parole ci richiamano a un’unità che da parte mia vorrei esprimere attraverso un ringraziamento prima di concludere.

Ci tengo a ringraziare assessori e consiglieri del mandato amministrativo che si è appena concluso per il lavoro svolto insieme. I candidati consiglieri di tutte le liste, anche e soprattutto coloro che non sono stati eletti, per il tempo e l’impegno che hanno dedicato alla città. Grazie alla mia famiglia e a chi mi è stato vicino in questo percorso, che come dico spesso è difficile e bellissimo. Grazie a tutti i collaboratori presenti e passati del Comune di Santarcangelo. E grazie infine ai cittadini che hanno creduto in noi, ma anche a quelli che non ci hanno sostenuti, perché come ho già detto io sono qui per tutti e in rappresentanza di tutti.

Sono qui anche in rappresentanza di una comunità che ha dimostrato in tante occasioni di sapersi stringere intorno a chi viene colpito da una tragedia. Il mio pensiero affettuoso e commosso va in questo momento alla famiglia Scarpellini, che ha appena perso un figlio. Ciao, Matteo…

Concludo con l’adempimento formale che riguarda la comunicazione dei componenti della Giunta. Nei prossimi anni ci aspettano sfide enormi, ma abbiamo dalla nostra parte la forza della competenza e di un percorso che non comincia oggi. La rigenerazione urbana, il rinnovamento degli spazi culturali, il rafforzamento del turismo, il potenziamento della mobilità sostenibile, la conferma dei servizi alla persona, la creazione di lavoro in particolare per i più giovani e la promozione del criterio trasversale di “consumo zero” sono solo alcune di queste sfide. Per affrontarle ho scelto un gruppo di collaboratori che già conoscete, ma che vado a presentarvi ufficialmente come previsto nella prima seduta del Consiglio comunale:

PAMELA FUSSI: Vice sindaco con delega a Lavori pubblici, Mobilità, Ambiente e paesaggio, Pari opportunità, Accessibilità e partecipazione, Cultura.

ANGELA GARATTONI: Assessore con delega ad Attività economiche, Scuola e servizi educativi, Sport, Rapporti con le società partecipate, Fondi europei.

DANILO RINALDI: Assessore con delega a Servizi sociali e welfare, Edilizia residenziale pubblica, Politiche giovanili, Rapporti con l’Unione dei Comuni, Servizi demografici e cimiteriali.

FILIPPO SACCHETTI: Assessore con delega a Pianificazione urbanistica e sviluppo sostenibile, Edilizia privata, Patrimonio, Politiche per la sicurezza.

EMANUELE ZANGOLI: Assessore con delega a Bilancio e tributi, Politiche per il lavoro, Turismo.

In qualità di Sindaco, manterrò le competenze su Organizzazione e risorse umane, Rapporti con la cittadinanza, Attività di comunicazione.

Grazie e buon lavoro a tutti”.


Il discorso di Domenico Samorani, capogruppo di Un bene in comune.

Saluto tutti i presenti (Sindaco, Assessori, Presidente e Consiglieri) e auguro a tutti di poter svolgere con responsabilità il COMPITO che ci hanno assegnato i cittadini.

Non è scontato, soprattutto in questo inizio, in questo ri-cominciare, sottolineare che siamo qui per svolgere un servizio liberamente scelto e confermato dai tanti cittadini che ci hanno sostenuto.

Non sono qui per rinchiudermi tra queste quattro mura, ma per tenere aperte le porte di questa casa a tutti i cittadini, senza nessun tipo di discriminazione.

Ognuno di noi, secondo i propri talenti, ma anche secondo il proprio temperamento, è qui per mettersi in ascolto, per recepire ed elaborare risposte adeguate ai bisogni delle persone.

Ecco il punto convergente e appassionante di questo viaggio: LA PERSONA, chiunque essa sia, perché – come tante volte mi avete sentito ripetere – è la più grande Risorsa su questa terra.

Niente la supera.

E’ l’elemento che fa la differenza, sempre, nel bene e anche nel male.

Questa Supremazia della persona, d’altronde, è la motivazione iniziale che mi ha portato, oggi, fin qui seguendo quella intuizione dalla quale ho cercato di far discendere le scelte della mia vita personale e professionale.

L’altro è un bene per me.

E il bene lo possono fare tutti.

Il bene lo desiderano ricevere tutti.

La Politica ha questa origine, questo DNA che spesso, purtroppo, riduciamo a difesa di interessi di parte secondo logiche di appartenenza che finiscono per penalizzare le persone.

Questa RIDUZIONE è per me inaccettabile!

Sulla forma ci siamo, il giuramento sulla Costituzione è ineccepibile, ma sulla traduzione dei suoi contenuti non sempre si è stati coerenti.

Abbiamo da condividere UN BENE IN COMUNE che si chiama PERSONA.

Il PROGETTO e il PROGRAMMA CIVICO che abbiamo costruito durante questi mesi è nato stando in mezzo alla gente, assieme alle persone.

Tutto è perfettibile, ma non usciremo da questo solco, da questa traccia.

Ci saranno anche giorni difficili, periodi di fatica in cui dovremo aiutarci a restare sulla strada, magari andando controvento, e – come dice il poeta: “mai indomiti, sempre in marcia”.

La LIBERTA’ non è la parola magica da pronunciare, ma è tale quando si realizza una possibile ALTERNANZA, non è “monopolio”, ma DEMOCRAZIA.