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SCONTRO SUL TRC

TRC. Scontro tra On. Raffaelli (Lega) e assessore Frisoni: non è innovazione.

di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 7 mag 2019 19:04 ~ ultimo agg. 8 mag 12:59
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Botta e risposta tra l’assessore alla mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni e la parlamentare della Lega Elena Raffaelli allì’indomani dell’incontro in Regione sull’aggiornamento del Patto per il trasporto pubblico locale documento che raccoglie le linee guida sottoscritte da enti locali, agenzie, sindacati per incentivare e rendere sempre più competitivo il tpl sui territori, dove si è parlato anche di TRC, il metrò di costa. Per l’assessore della giunta Gnassi: “Scommettere sull’integrazione delle forme di mobilità e su biglietto unico treno-bus serve per consentire al trasporto pubblico locale di fare il salto di qualità che serve al territorio e di proiettarsi nel futuro. Maggiore integrazione tra servizi e il coraggio di sperimentare soluzioni innovative per un settore su cui è necessario continuare ad investire: serve uno scatto da parte di tutti – enti locali, agenzie, gestori. Per l’Onorevole della Lega: “Beata spensieratezza e irresponsabilità. Chi può infatti definire il Trc come un ‘eccezionale laboratorio di innovazione’ se non un assessore della Giunta Gnassi, in questo caso Roberta Frisoni, che di mobilità si dovrebbe occupare”. E’ il commento dell’On. Elena Raffaelli (Lega) alle dichiarazioni dell’assessore della Giunta riminese.

L’assessore Frisoni nella nota inviata dal Comune: 

Due sono i temi centrali sui quali l’assessore Frisoni ha posto l’accento, nell’ottica di sviluppare un sistema di trasporti sempre più completo: l’integrazione delle varie forme di mobilità e l’integrazione tariffaria tra treno e bus. “Parlando di integrazione tra le varie modalità di trasporto non mi riferisco solo a ferro e strada, ma a tutte le forme di mobilità cosiddette ‘di ultimo miglio’ – spiega l’assessore Frisoni – e cioè di tutti i mezzi pubblici più piccoli che si prestano alla condivisione, partendo dalle bici fino a ai monopattini. In prospettiva serve uno sforzo da parte di tutti i soggetti per promuovere una sempre maggiore integrazione tra i servizi, cogliendo anche le opportunità di un contesto che è oggetto di forti cambiamenti e innovazione in questi anni. Penso ad esempio ai monopattini, su cui Rimini vuole avviare una sperimentazione e per la quale siamo in attesa del decreto ad hoc del Ministero”.

Integrazione è la parola chiave anche quando si tratta di tariffe. “Da tempo ribadiamo come l’integrazione tariffaria ferro-gomma è una operazione fondamentale per il nostro territorio – sottolinea l’assessore – Sappiamo che c’è un tavolo di lavoro in corso e il mio auspicio è che i frutti di quel lavoro si possano vedere già da questa estate, con una sperimentazione di titoli unici che consentano ai nostri turisti di spostarsi indifferentemente su treni e bus almeno lungo la costa”.

Sullo sfondo, ma imprescindibile, c’è il tema delle risorse. “In un contesto nazionale dove ogni giorno dal governo si paventano tagli e contrazioni di spesa, fare una programmazione è tutt’altro che semplice e la nostra Regione sta facendo sforzi notevoli per supportare il settore – conclude l’assessore Frisoni – ma proprio a questa incertezza dobbiamo rispondere con una maggiore flessibilità da parte di tutti gli attori in campo, anche per accompagnare sperimentazioni e soluzioni nuove per il tpl (servizi a chiamata, sharing mobility), che si concentrino sulle esigenze degli utenti, sempre più attenti ed esigenti su questo fronte. Rimini ha anche l’occasione unica di usare il Metromare, che entrerà in funzione quest’anno, come un eccezionale laboratorio di innovazione”.

Il commento dell’On. Raffaelli: 

“Beata spensieratezza e irresponsabilità. Chi può infatti definire il Trc come un ‘eccezionale laboratorio di innovazione’ se non un assessore della Giunta Gnassi, in questo caso Roberta Frisoni che di mobilità si dovrebbe occupare. Sembra purtroppo che l’attività preferita dall’amministrazione riminese sia, al contrario, offendere l’intelligenza della popolazione. Come si può, infatti, definire ‘laboratorio di innovazione’ un normale filobus che corre su gomma come il tradizionale filobus 11? E dire che di soldi ne è costato. Sono serviti oltre 100 milioni di euro per far passare un filobus stravolgendo le nostre città dal punto di vista ambientale e urbanistico. Un’opera, tra l’altro, che non si sarebbe mai realizzata senza procedere a demolizioni che ben cinque sentenze avrebbero considerate illegittime. Una vera beffa per i residenti espropriati. Quest’opera, dunque, magnificata da Frisoni non ha proprio nulla di strategico, rimarrà tuttavia negli annali della nostra storia a imperituro monito dello scempio perpetrato per volontà del Partito democratico. Un ultimo accenno è doveroso, infine, rispetto alle soluzioni innovative che secondo la Regione aggiornerebbero il Patto per il Tpl per renderlo più competitivo. La ratio non è molto chiara. Parlando di integrazione tra le varie forme di mobilità – secondo Frisoni – sale alla ribalta nientepopodimeno che il monopattino. Un’idea davvero brillante che la dice lunga sulla capacità programmatica, sul senso della realtà e sulla concretezza delle amministrazioni Pd a tutti i livelli”.