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Indice salute 2019

Salute. Provincia 26esima: riminesi ipertesi ma con basso tasso di mortalità

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 20 mag 2019 06:43 ~ ultimo agg. 21 mag 11:36
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La provincia di Rimini è 26esima in Italia e seconda in Emilia Romagna (dietro a Modena) per indice della salute. È quanto emerge dalla graduatoria pubblicata sul Sole 24 Ore che prende in esame 12 indicatori: dall’incidenza delle malattie alla possibilità di curarle attraverso i farmaci, dall’accesso alle cure alla disponibilità di personale specializzato, dall’infanzia alla vecchiaia fino alla necessità di spostarsi altrove. Sul podio per miglior livello di salute si trovano Bolzano, Pescara e Nuoro.Di contro, l’indice assegna la maglia nera a Rieti, con Alessandria e Rovigo penultima e terzultima.

I vari indicatori riminesi

La provincia di Rimini è terza per tasso di mortalità (75,66 decessi ogni 10.000 abitanti), 48esima per mortalità per tumore e 43esima per mortalità da infarto miocardico acuto (vengono presi in esame in entrambi i casi i decessi ogni 1000 abitanti tra 2012 e 2016).

In 15 anni, dal 2002 al 2017, la speranza di vita dei riminesi è aumentata di 2,5 anni (83,9 anni attesi). Incremento che vale il 63esimo posto in Italia.

Piuttosto alto il consumo di farmaci per asma e bpco (broncopneumopatia cronica) dove la provincia di Rimini si posiziona 73esima (con quasi 7 unità pro-capite consumate). Peggio ancora nel consumo di farmaci per l’ipertensione dove si posiziona 87esima (157 unità pro-capite). Le cose vanno meglio, 36esimo posto, nel consumo di farmaci per il diabete.

Guardando al numero di professionisti attivi, la provincia è 52esima per numero di medici di base ogni 1.000 riminesi (se ne contano 0,93, 36esima per pediatri (2,1 ogni mille under 14) e 27esima per geriatri (0,38 ogni mille over 65).

Alla voce “recettività ospedaliera”, intesa come posti letto pro capite, le realtà riminesi si posizionano al 45esimo posto (sesta tra le province emiliano romagnole): si contano 3,6 letti ogni mille abitanti.

Per quanto riguarda il tasso di emigrazione ospedaliera, vale a dire la percentuale di dimissioni di residenti avvenute fuori regione, Rimini si posiziona al 23esimo posto (4,3%). Meglio in Emilia Romagna fanno le altre due provincie romagnole (Forlì Cesena e Ravenna) e il capoluogo Bologna che finisco nella top-10.

Il commento dell’assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, Gloria Lisi

Rimini secondo il Sole24 Ore, gode di buona salute. Un trend positivo che, al netto del peso relativo da assegnare a questo tipo di indagini, segna la bontà del percorso di ammodernamento intrapreso in questo settore dal nostro territorio. Il dato che più mi interessa e che meglio rappresenta il cambio di passo della sanità riminese è quello dell’emigrazione sanitaria. Un tempo, non molto lontano, erano tanti i riminesi che si facevano curare fuori provincia; oggi recuperiamo il gap storico piazzandoci tra le prime quattro province in Region. Risultati che, nel complesso, testimoniano la bontà dei processi, anche innovativi, intrapresi in ambito sociale e sanitario a livello locale e di area Romagna da Ausl ed Enti Locali; scelte non scontate e coraggiose che vanno alimentate e rinnovate ogni giorno.