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Polemiche sull'ospedale

Ospedale Franchini. PenSa: malafede in chi parla di depotenziamento

In foto: il Franchini di Santarcangelo
il Franchini di Santarcangelo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 12 mag 2019 10:54
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Non si placa la discussione a Santarcangelo sul futuro dell’ospedale Franchini. Dopo le dichiarazioni del sindaco Alice Parma (vedi notizia) e la dura replica di Laura Torri, ex vicepresidente del Punto Rosa e candidata nella coalizione di Domenico Samorani (vedi notizia), arriva la controreplica di PenSa-Una Mano per Santarcangelo. Gli esponenti della lista (che sostiene la rielezione della Parma) si dicono “allibiti, oltre che dalla ricostruzione parziale e distorta delle vicende riguardanti il “Franchini”, dalle accuse di poca sostanza (usiamo un eufemismo) mosse ad Alice Parma e a chi la sostiene“.

Nella nota viene ricordato “il documento approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2015, dopo un lungo lavoro congiunto tra maggioranza e opposizione insieme ai Comuni della Valmarecchia e della Valle dell’Uso, cui partecipò anche il dottor Samorani, con cui l’Amministrazione comunale è riuscita a ottenere modifiche alle Linee guida di riorganizzazione dell’Ausl Romagna in direzione di una maggiore tutela e valorizzazione dell’ospedale Franchini. La ‘struttura semplice’ riconosciuta in quel documento per la chirurgia di Santarcangelo comporta “responsabilità e autonomia nella gestione di risorse umane, tecniche e/o finanziarie necessarie all’assolvimento delle funzioni attribuite”. Se poi aggiungiamo che successivamente al reparto è stata riconosciuta l’interdipartimentalità, forse non è più così difficile intravedere la malafede nelle argomentazioni di chi parla di un depotenziamento“.

Gli esponenti della lista civica rigettano poi le accuse di “poca sostanza” richiamando il programma del centro destra che “dedica all’ospedale poche righe, concentrate esclusivamente sulla senologia e senza alcuna proposta concreta. Questo mentre il programma della nostra coalizione, e in particolare quello di PenSa-Una Mano per Santarcangelo, riporta una serie di punti numerosi e precisi che riguardano tutti i reparti dell’ospedale, dalla senologia al primo intervento, dalla diagnostica ai servizi specialistici e ambulatoriali, perché tutte le patologie e i bisogni quotidiani di assistenza dei cittadini devono essere considerati ugualmente importanti. A noi sembra che la questione ospedale sia usata strumentalmente dai sostenitori del candidato Samorani, che forse pensavano che certe posizioni gli spettassero di diritto”.

Non manca poi l’affondo finale: “da destra arrivano solo critiche distruttive e mai proposte concrete rivolte al futuro di Santarcangelo. Forse perché delle sorti di Santarcangelo, a persone che pensano e parlano continuamente di Rimini, dopo tutto non interessa poi così tanto“.