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Ospite Alessandro Meluzzi

Le malattie e il cervello maschile e femminile. Un convegno per parlarne

In foto: la locandina
la locandina
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 9 mag 2019 13:10
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Che ‘genere’ di cervello?”. Sabato 11 maggio, dalle 8,30 al centro congressi SGR, si svolge il convegno di chiusura del programma formativo “La Medicina di Genere: una medicina su misura” promosso dal Centro di Formazione Medicina di Genere dell’Ordine dei Medici di Rimini.

La Medicina di genere – spiegano i promotori – è un approccio di grande attualità, dagli aspetti finora sottovalutati, se non del tutto ignorati, che spingono a studiare come nascono, si manifestano e vanno curate le malattie a seconda che il paziente sia uomo o donna. Per arrivare a una medicina specifica. Nel convegno “Che ‘genere’ di cervello?” si parlerà, in particolare, di malattie del sistema nervoso.

Dopo i saluti del Presidente dell’Ordine Maurizio Grossi e con il coordinamento di Loreley Bianconi, lo psichiatra Cosimo Argentieri affronterà il disagio psichico mentre, in campo geriatrico, Stefano De Carolis, parlerà di demenze viste con l’ottica di genere. Sarà poi lo psichiatra Alessandro Meluzzi a trattare ad ampio raggio il tema “Maschile e femminile: corpo, mente e anima”.

La seconda parte è invece dedicata alle dipendenze patologiche legate al genere. Prima Liana Fattore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR sulle varie forme di dipendenza e, a seguire, Maria Caterina Staccioli del Centro Alcol di Rimini e Teo Vignoli del Sert di Lugo con il focus “Cervelli spiritosi” sulla dipendenza da alcol nella donna.

Si chiude così il primo ciclo di formazione professionale, un percorso stimolante” afferma Loreley Bianconi, coordinatrice del Centro “che ha suscitato molto interesse fra i colleghi di cui siamo orgogliose. Vivacità e innovazione formativa contraddistingue il nostro ordine che sta diventando punto di riferimento nazionale in diverse aree professionali. Ci tengo a sottolineare che la medicina di genere non è né una nuova specializzazione né la medicina delle donne, ma un approccio specifico che consente una medicina su misura: a misura di uomo e donna”.