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Il Team San Marino pronto per i Giochi dei Piccoli Stati in Montenegro e i Giochi Europei in Bielorussia

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mer 22 mag 2019 22:10
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Sono state presentate questa mattina le delegazioni del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese che prenderanno parte ai Giochi dei Piccoli Stati, in programma da lunedì prossimo in Montenegro, e ai Giochi Europei, previsti dal 21 giugno in Bielorussia. Nella sede del CONS hanno illustrato programmi e aspettative il presidente Gian Primo Giardi, il segretario generale Eros Bologna, i capo missione Giuliano Tomassini per il Montenegro con i vice Mahena Abbati e Bruno Gennari, e Federico Valentini per la Bielorussia.

Il presidente Giardi ha aperto l’incontro con la stampa ricordando Glauco Sansovini, storico presidente della Federazione Attività Subacquee. Sono stati poi illustrati i due appuntamenti internazionali. “In Montenegro – ha detto Giardiavremo una delegazione numericamente in linea con quella presentata in Islanda. Gli atleti sono scesi da 58 a 57 per un infortunio a Joe Guerra. Sono previste le competizioni in nove discipline sportive e ci presentiamo con le nostre eccellenze. Non ci saranno la squadra di pallacanestro e gli atleti delle bocce che pur essendo nel programma non include la raffa. Sono orgoglioso di presentare un gruppo di atleti completamente rinnovato e giovane, con la media età più bassa da quando sono presidente. Abbiamo maturato esperienza nei Giochi organizzati a San Marino nel 2017 e la metteremo a frutto in Montenegro. A Minsk ci saranno 50 Paesi per le Olimpiadi europee. Rispetto alla precedente edizione, quando avevamo 16 atleti, non essendoci alcune discipline e con un sistema di qualificazioni più selettivo, ci saranno 5 atleti nelle discipline del tiro a volo, tiro con l’arco e judo-lotta per la prima volta grazie alla presenza di due giovani di mamma sammarinese che vivono negli Stati Uniti. Anche qui ci saranno le nostre eccellenze”.

Il presidente del CONS ha sottolineato l’importanza di questa edizione dei Giochi dei Piccoli Stati organizzata in Montenegro. “Nel 2011 questo Stato è entrato nella nostra famiglia dei Giochi – ha detto Giardi – e li ospiterà per la prima volta a Budva, centro nevralgico, con una dislocazione degli impianti in più zone e dunque non favorevolissima. Ci sarà una partecipazione massiccia del Montenegro che schiera atleti di valore. Noi veniamo da un bilancio di 30 medaglie conquistate a San Marino due anni fa, mancano già all’appello almeno 14 medaglie per la mancanza di discipline e specialità oltre alle variazioni sulle staffette. Abbiamo un’atleta di 14 anni, Beatrice Santi nel nuoto, e questo testimonia l’età bassa che ha una media complessiva di 24 anni. Per quanto riguarda Minsk esprimiamo le eccellenze storiche del tiro a volo e le novità della lotta libera dove abbiamo i due fratelli Amin che hanno dato prova di essere a un buon livello. Stasera saremo in udienza dalla Reggenza per la consegna dei vessilli ai portabandiera di Budva e Minsk. Grazie agli sponsor Cassa di Risparmio, Tim, Tiss,you Care Clinic e Mr Apps. I numeri di approdo saranno molto diversi da quelli del 2017 con un’esperienza alle spalle che deve maturare. Si può essere vicini al risultato conseguito in Islanda di 13 medaglie, ma con la differenza che in Islanda il Montenegro aveva meno di 30 atleti e ora ne presenta 175. Le forze in campo sono nel frattempo cambiate. A San Marino si sono espresse tutte le potenzialità con una larga partecipazione, arrivando 112 atleti, e dunque cambia comunque molto guardando alle due precedenti edizioni. Nel 2017 abbiamo investito molto sui giovani per fare esperienza. Ora negli sport di squadra abbiamo la pallavolo con entrambe le squadre, con la squadra femminile che ha perso delle atlete storiche arrivate a fine carriera e quindi anche in questo caso si è avuto un ringiovanimento. Alessandra Perilli gareggerà con i maschi perché le gare sono open, mentre Eugenio Rossi non si è allenato e ha rinunciato. L’assenza nella pallacanestro si motiva da elementi oltremodo selettivi varati nel 2013, che peraltro hanno riguardato pure altre discipline sportive. C’è una politica sportiva più selettiva rispetto al passato”.

Il capo missione del Montenegro, Giuliano Tomassini, si è subito calato nell’avventura: “Partiremo domenica mattina, ci siamo incontrati con i dirigenti delle federazioni e tutto il gruppo di atleti in una serata motivazionale in cui la risposta è stata particolarmente positiva. Abbiamo dei ragazzi carichi, possiamo dire la nostra e lo facciamo sempre. Abbiamo un gruppo giovane e motivato, ci sono anche atleti d’esperienza che daranno una mano a far crescere i più giovani. Speriamo nella macchina organizzativa del Montenegro, non è facile organizzare una manifestazione così complessa. Non vediamo l’ora di partire per cominciare questa esperienza”.

Per i vice capo missione ha parlato Mahena Abbati: “Ringrazio il CONS della possibilità che mi ha dato di svolgere, con Bruno Gennari, questo ruolo di vice capo missione. E’ la mia prima esperienza. Siamo costantemente in contratto con i montenegrini che stanno facendo un grosso sforzo organizzativo. Seguirò soprattutto la parte logistica, per la parte sportiva ci sono persone deputate al ruolo. Ce la metteremo tutta. Abbiamo già dimostrato di essere una squadra quando ci siamo ritrovati tutti insieme. Andiamo a giocare e a divertirci”.

Il capo missione in Bielorussia, Federico Valentini, ha proiettato l’impegno di Minsk: “Poco dopo il Montenegro alcuni atleti saranno pronti per ripartire. Avremo una delegazione ristretta e agguerrita per competere ai massimi livelli, consapevoli di trovare i top player di tutta Europa. Gli atleti si stanno preparando, per qualcuno sarà la prima esperienza e c’è la volontà di fare bene. A Baku i più esperti hanno creato un buon clima perché ci si potesse esprimere al massimo anche con i nuovi. Abbiamo intenzione di ben figurare. A Minsk il portabandiera sarà Myles Nazem Amine, che non potrà essere presente questa sera all’udienza della Reggenza. Manda i saluti suoi personali e del fratello Malik Michael, ringraziando il CONS per la nomina. Si è detto entusiasta e fiducioso di ben figurare nella sua competizione alla quale tiene molto insieme con il fratello. Entrambi raggiungeranno direttamente la Bielorussia il 12 giugno”.

Il segretario generale del CONS, Eros Bologna, si è soffermato su alcuni aspetti: “In Montenegro saranno presenti la Reggenza e il Segretario di Stato allo Sport, Marco Podeschi. I Giochi dei Piccoli Stati sono un momento d’incontro di culture e non soltanto un appuntamento sportivo. Abbiamo cercato anche di coinvolgere chi nel 2017 si è dato da fare per l’edizione di San Marino che è riuscita molto bene. In bocca al lupo ai portabandiera Paolo Persoglia in Montenegro e Myles Nazem Amine in Bielorussia, agli atleti e alla giovanissima Beatrice Santi”.

Il judoka Paolo Persoglia, scelto quale portabandiera in Montenegro, ha mostrato tutto l’orgoglio per il ruolo: “Per me è un onore portare la bandiera di San Marino. È la prima volta, sono felice e orgoglioso. Prima penserò a portare la bandiera e poi alla gara per tenerla alta”.

Leo Marino Gasperoni, in rappresentanza della Segreteria di Stato allo Sport, ha evidenziato il valore degli appuntamenti agonistici internazionali: “Porto il saluto del segretario di Stato Marco Podeschi impegnato nei lavori parlamentari e che ha espresso i migliori auspici per Montenegro e Bielorussia. L’aspettiva è di rispettare lo spirito olimpico che ci ha sempre contraddistinto nelle passate edizioni, anche per il comportamento sempre esemplare degli atleti che rappresentano la nostra Repubblica”.