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A Riccione un incontro

Condhotel. La presentazione della legge accende il dibattito

In foto: Il rendering del progetto dell'hotel corallo
Il rendering del progetto dell'hotel corallo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 7 mag 2019 15:09 ~ ultimo agg. 17:48
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Mercoledì al palazzo del Turismo di Riccione alle 11 è in programma un incontro per presentare la nuova legge regionale sui Condhotel, il provvedimento che apre le porte alla realizzazione ad una formula di ricettività ‘mista’. All’incontro parteciperà l’assessore regionale al Turismo e commercio Andrea Corsini che incontrerà gli albergatori.

Nel corso dell’iniziativa saranno presentati le regole e i requisiti necessari per realizzare questa particolare tipologia ricettiva che combina, all’interno delle stesse strutture, camere tradizionali e unità abitative ricavate dalla vendita di stanze ai privati. Una leva finanziaria per gli imprenditori alberghieri che punta a migliorare i servizi e alzare gli standard qualitativi delle strutture, oltre a diversificare l’offerta ricettiva del territorio.

Un incontro che suscita dibattito tra le forze politiche della città. Per il PD di Riccione: “E’ una ottima notizia che riguarda Riccione e la riviera romagnola. E che riguarda in particolare la necessità di rivedere il piano delle colonie e la riqualificazione delle porte di ingresso della nostra città. Oltre ad offrire uno strumento concreto per la risoluzione di annosissimi problemi di “fattibilità” su hotel strategici per l’immagine della città come il Savioli Spiaggia.

Questa notizia mi offre quindi l’opportunità di fare una proposta per il futuro sviluppo della città. Così come accadde con le riqualificazioni del lungomare, che furono stimolo e motore, per avviare le riqualificazioni degli hotel in prima linea, sarà necessario procedere quanto prima alla elaborazione di un nuovo piano della città delle colonie, che possa tener conto della storia turistica del nostro territorio e della vocazione di aree libere, naturalisticamente strategiche e fortemente orientate al turismo sportivo, al turismo musicale e al turismo del benessere.

Accanto allo strumento voluto dalla Regione sarà però necessario affiancare una grande opera di riqualificazione dei lungomari a nord e sud della città. Fino al confine coi comuni di Misano a sud e Rimini a nord. Due grandi beachfront che si uniscano alla spiaggia e si insinuino nelle aree libere a monte. Con strutture sportive e una grande arena per ospitare concerti ed eventi all’aperto. L’intervento pubblico dovrà dare gambe alla già preziosa opportunità che, con la legge regionale sui condhotel si sta offrendo alle imprese, in un connubio di innovazione e rigenerazione urbana, in cui l’una non può prescindere dall’altra e con un criterio chiaro: riqualificare l’esistente e contrastare le previsioni che con la recente delibera di indirizzo voluta dalla giunta Tosi si è pianificata la cementificazione delle aree verdi libere in zona turistica.

Serve un patto fra le forze politiche, le categorie economiche e la cittadinanza che individui questa come azione prioritaria per il rilancio dell’intera città. Valutando anche di impegnare per i prossimi anni l’utilizzo del 50% dell’imposta di soggiorno per interventi di manutenzione e recupero, nonchè fruizione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali del territorio comunale, nonchè dei relativi servizi pubblici locali. Così come previsto dalla lettera b) del regolamento sulla imposta di soggiorno all’art.7 “interventi da finanziare”.

Riequilibrando anche la destinazione attuale, tutta sbilanciata, sulla realizzazione di feste ed eventi in viale Ceccarini. Eventi a cui non si deve rinunciare ma che devono coesistere con la realizzazione di interventi di recupero e rigenerazione urbana di cui questa città non può fare a meno se vuole giocarsi la sfida competitiva del futuro: essere una località sempre innovativa, accogliente tutto l’anno e rivolta ad una clientela che ci scelga per la vacanza e non solo per la passeggiata domenicale in viale Ceccarini. Il nostro obiettivo deve essere quello di togliere, grazie alla legge regionale e agli interventi pubblici che andrebbero fatti, quella patina di decadenza e degrado che le zone delle colonie si portano dietro da troppo tempo, manchevoli appunto di uno strumento normativo adeguato. Che ora grazie al Pd abbiamo”.

Scrivono invece  i gruppi di maggioranza:

“Leggiamo con vivo sbalordimento la nota del PD riccionese che invita gli operatori e la cittadinanza ad una conferenza sui condhotel, evidenziando come la nuova normativa regionale possa essere uno strumento utile per la riqualificazione delle strutture ricettive riccionesi. Ma, giusto per capirci:  E’ lo stesso PD che alcuni giorni faurlava ai quattro venti, in merito al permesso di costruire dell’hotel “Corallo”, che eravamo degli “speculatori”, perché avevamo osato concedere della superficie residenziale all’interno di una struttura alberghiera? Vi rispondiamo noi: SI’, è sempre lo stesso, distratto, PD, che forse non si è accorto che questa amministrazione ha già da due anni approvato la variante RUE che permette una visione più flessibile e molto più interessante per chi vuole riqualificare ed investire nelle proprie strutture, anche con il contemperamento di superficie residenziale in strutture alberghiere. La Regione, e quindi il PD regionale, hanno dunque voluto una norma che va nella medesima direzione di quanto  dai noi sostenuto da anni, mentre il PD di Riccione viaggia “nell’opposta corsia di marcia”.