Vis Pesaro-Rimini 0-0, le pagelle di Nicola Strazzacapa

SCOTTI 6.5. Al quarto d’ora sforna il miracolo sul gran destro di Gennari, poi Petrucci si divore il tap in. Per il resto sporca i guanti solo per un’uscita di pugno da calcio d’angolo. Decisivo!

VENTURINI 6. Puntuale e preciso, non concede niente agli avanti di casa. Attento fino al gong, con diagonale in scivolata al minuto 94 fotografia di una gara di grande applicazione. Cambiale!

FERRANI 7. È ovunque e arriva ovunque. Annulla l’ex Olcese, rimbalza qualsiasi palla piova in area e ci mette fisico, cuore, cattiveria e carattere in ogni azione. Capitano vero!

NAVA 5.5. Fa il suo in chiusura, ma gigioneggia troppo con il pallone sgorbiando pericolosamente diverse ripartenze e qualche rinvio. Per fortuna senza conseguenze letali. Impreciso!

BANDINI 5.5. Una buonissima prima mezzora, con scambi di qualità sulla catena di destra. Dopo l’intervallo resta più sulle sue e pian piano si spegne sparecchiando un paio di cross con la spia della riserva accesa. Incompiuto!

MONTANARI 6. Una settantina di minuti di buon livello, macinando chilometri con la consueta generosità e la canonica “arruffagine”. Finisce stremato e nell’ultimo quarto d’ora sbaglia diversi passaggi macchiando una prestazione fin lì più che sufficiente. Trottolino!

PALMA 6.5. È l’unica vera ancora di salvezza per ogni compagno, l’approdo della stragrande maggioranza dei palloni biancorossi. Cerca la posizione giusta per un po’, la trova e dirige le operazioni per tutti i 95 minuti: non trova l’acuto ma i movimenti davanti non sono di certo invitantissimi… Timoniere!

VARIOLA 5.5. In una gara più da cingolati che da fiorettisti la sua fisicità si rivela preziosa, ma in fase di ripartenza mostra tutta la ruggine figlia dei tanti mesi ai margini. Luci e ombre!

GUIEBRE 6. Qualche buona diagonale per prendere confidenza, poi torna a sprintare in fascia con continuità e ritrova fiducia e qualche bella giocata. Un retropassaggio sciagurato lo “paralizza” un po’ negli ultimi minuti. In crescendo!

CANDIDO 6.5. Con un calcio d’angolo velenosissimo costringe Tomei alla smanacciata provvidenziale, crea con discreta continuità e al 59’ sforna una giocata da altre categorie rubando palla e lasciando partire un pallonetto di sinistra da una quarantina di metri che fa il bacio all’incrocio. Prezioso!

PICCIONI 5.5. La generosità non gli fa certo difetto e lotta su ogni pallone anche quando è solo contro tutti. La confidenza con la porta rivale resta invece a dir poco da rivedere e quando arriva la palla buona sul gran lancio di Bandini sul filo del fuorigioco, la controlla troppo in diagonale dovendo poi sparare da posizione defilata: il gran destro c’è ma scheggia l’incrocio del pali e i tre punti restano in canna. Sfortunato!

18’ st BADJE 5.5. Entra in partita con grande carica, ma la traduce in frenesia e sbaglia quasi tutti i palloni giocati. Confusionario!

18’ st VOLPE 5.5. Impatto volitivo, non si risparmia e cerca palla e avversari, la prima arriva col contagocce, i secondi sono troppi. Vorrei ma non posso!

36’ st PETTI SV.

PETRONE 6.5. Conferma quasi in toto l’undici che aveva steso la Sambenedettese e imposta una partita gagliarda. I sei corner a tre e i 7 ammoniti stanno a dimostrare che il Rimini se la gioca con tutto quello che ha: cingoli, carattere e anche qualche perla tecnica. Peccato che le due belle occasioni (a una della Vis) siano finite contro
l’incrocio e a baciare il palo. Arrivare a 90 minuti dal gong con ancora tutto aperto nel bene o nel male era già una mezza impresa, ora c’è da completare il miracolo stendendo il Renate al Romeo Neri e aspettando buone nuove dal campo di un Gubbio che non può regalare i tre punti alla Virtus Verona.

Nicola Strazzacapa