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Sindrome da scuotimento, genitori a processo

Scooter contro camion, 18enne all'Infermi

il pronto soccorso dell'Infermi

Sono da ieri a processo due riminesi accusati di lesioni gravi e maltrammenti familiari nei confronti del figlio.

Come si legge questa mattina sui quotidiani locali, i fatti risalgono al luglio del 2014, quando il padre, un riminese di 24 anni, chiamò il 118 perché il figlio, un bimbo di appena tre mesi, aveva perso conoscenza. Secondo la sua versione il bambino era solo e di colpo era come svenuto.

Stretto però dagli inquirenti, il ragazzo aveva ammesso di aver sballottato il figlio perché non smetteva di piangere, senza rendersi conto di metterlo in pericolo di vita. I medici, infatti, riscontrarono subito nel neonato la rottura dei vasi del collo che portano il sangue al cervello, segno evidente della cosiddetta “Sindrome da scuotimento”. Il piccolo restò oltre un mese in ospedale, riportando all’inizio alcune conseguenze all’udito e alla vista. Ora sta bene ed è stato affidato ad una famiglia.

Nel frattempo però le indagini non si sono fermate e hanno coinvolto anche la madre, anche se in un primo tempo il compagno aveva cercato di tenerla fuori.