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Riattivata la citopatologia

L'agobiopsia ecoguidata (FNB: fine needle biopsy)


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gio 4 apr 2019 12:23 ~ ultimo agg. 12 mar 18:21
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Dopo una lunga sospensione, a settembre 2018, è stato riattivato nella sede di Rimini di Nuova Ricerca il servizio di citopatologia che permette in regime ambulatoriale, pressochè in tempo reale, il corretto inquadramento citologico di gran parte delle lesioni superficiali del corpo umano. Gli organi interessati da questa diagnostica sono in particolare la tiroide, le ghiandole salivari maggiori, i linfonodi di aspetto patologico. Sotto l’esperta guida ecografica del dr. Gianluigi Valentini, il dr. Maurizio Ferretti citopatologo anconetano effettua il prelievo sull’organo interessato utilizzando aghi molto sottili, atraumatici che causano un dolore molto modesto al paziente senza bisogno di preliminare anestesia locale. Tale tecnica puo’ essere applicata anche in ambito pediatrico persino sotto l’anno di età, a condizione che il piccolo paziente sia collaborante.

Con questa metodica, possono essere studiati agevolmente bersagli fino a 5 mm di diametro. Una volta aspirato il materiale, nello stesso ambulatorio il dr. Ferretti, in rapida successione, prepara i vetrini (“strisciando” il materiale) per poi colorarli e valutarli al microscopio a vari ingrandimenti. La procedura permette una diagnosi in circa 3 minuti. Qualora il primo prelievo non venga considerato diagnostico, viene ripetuto una seconda volta. In media sono sufficienti alla diagnosi meno di 2 prelievi. Bastano quindi, di solito, non più di 6 minuti complessivi per informare il paziente della diagnosi che viene consegnata, con referto scritto e completo di vetrini, alla fine della seduta ambulatoriale.

La Fine Needle Biopsy (FNB), quando indicata, riesce a dare anche un contributo clinico importante nella diagnosi differenziale delle adenomegalie (linfonodi patologici). Elimina i lunghi giorni di attesa della istologia classica, che richiede procedure di laboratorio molto complesse. Procedure invece che risultano indispensabili per il corretto studio delle lesioni della mammella che quindi, salvo casi molto selezionati, non vengono studiati con la sopradetta tecnica citologica. Il costo dell’intero iter è decisamente contenuto.