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La fase due del progetto

Il Tecnopolo in bottiglia


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In foto: il Tecnopolo
il Tecnopolo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 19 apr 2019 09:28 ~ ultimo agg. 23 set 16:54
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La fase due del progetto in corso al FabLab Romagna

È iniziata la scorsa settimana la cosiddetta ‘Fase 2’ del progetto vincitore del Bando STEAM (Science Technology Engineering Arts Mathematics) che ha visto il Tecnopolo di Rimini quale location per la prima parte delle attività.

Il bando regionale, che aveva la finalità di permettere agli studenti e ai docenti di conoscere i luoghi della conoscenza e della ricerca per approcciare le discipline STEAM attraverso esperienze dirette, e di incoraggiare gli studenti ad assumere un atteggiamento sistematico e sperimentale, oltre che a ricorrere all’immaginazione e a fare nuovi collegamenti tra le idee.

Il progetto vincitore del bando, che ha avuto come capofila ENAIP S.Zavatta di Rimini e in partenariato il Liceo Scientifico Serpieri, l’ITTS Belluzzi-Da Vinci, l’ISISS tonino Guerra di Novafeltria, l’ISISS Einaudi-Molari di Santarcangelo di Romagna, la scuola media Panzini, la scuola media Fermi di Rimini e Uni.Rimini (ente gestore del Tecnopolo riminese), riguarderà 210 studenti che avranno la possibilità di svolgere delle attività sia all’interno del Tecnopolo di via Dario Campana, che presso il FabLab Romagna presso l’ITTS Belluzzi-Da Vinci.

In questa fase gli studenti coinvolti, dopo aver appreso i principi dell’analisi delle acque presso i laboratori del Tecnopolo di Rimini, si occuperanno presso il FabLab Romagna (via Colonna 10 a Rimini), di progettare e realizzare un dispositivo per il rilevamento della qualità dell’acqua, di effettuare le analisi necessarie ed, infine, di pubblicare ed esporne i risultati.
Con questo bando, sarà possibile per i docenti, aggiornare le proprie conoscenze e acquisire consapevolezza delle opportunità e dei bisogni di competenze connesse ai processi di innovazione, e per i ragazzi approcciare in modo originale ed esperienziale le discipline STEAM stimolando la costruzione di un proprio percorso formativo e contrastando gli stereotipi di genere.
Il Tecnopolo, sede di laboratori di ricerca applicata dell’Università di Bologna, è elemento di traino per avvicinare le nuove generazioni alla cultura scientifica. Con lo studio sui cambiamenti climatici e sull’economia ecosostenibile, gli studenti che partecipano al progetto possono avvicinarsi alla ricerca scientifica seguendo modalità pratiche e applicative.