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La strage del 1944

Fragheto ricorda l'Eccidio con un nuovo spazio di riflessione

In foto: il museo
il museo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 7 apr 2019 14:31 ~ ultimo agg. 8 apr 11:01
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Grande partecipazione sabato alla commemorazione del 75° anniversario della strage di Fragheto, dove il 7 aprile del ’44 furono sterminati abitanti tra cui vecchi e bambini. La mattina autorità civili, militari e religiose insieme ai ragazzi delle scuole del territorio ed alle associazioni che si occupano di memoria e pace hanno espresso pensieri e parole in ricordo delle vittime dell’eccidio del 7 aprile 1944, ma soprattutto volti all’attualizzazione di una collettiva responsabilità civile da tradurre in comportamenti di nonviolenza, rispetto, pace.

Il pomeriggio l’inaugurazione della sezione di storia contemporanea con interventi dei rappresentanti di Istituzioni e Associazioni e l’animazione del Gruppo Uva Grisa.  Quindi la visita al museo a piccoli gruppi.

“Noi siamo la nostra memoria, questo sta alla base e dà il senso al lavoro che ha portato all’inaugurazione della nuova sezione della Casa Museo di Casteldelci dedicata alla storia contemporanea e in particolare all’eccidio di Fragheto ”. Così Letizia Valli, Presidente dell’Associazione “Il Borgo della Pace” ha aperto sabato l’incontro di presentazione delle nuove sale in cui si racconta la seconda guerra mondiale, le storie, i luoghi, le genti che sono state coinvolte nei diversi eccidi nazifascisti consumati nella zona.

E’ giunta a compimento una tappa importante del lungo lavoro di analisi, ricerca, studio, approfondimento operato dall’Associazione nata nel 2003 e dai ricercatori, intellettuali, educatori che hanno avuto la sensibilità e avvertito forte la responsabilità di recuperare e mantenere la memoria della strage e tradurla in azioni di educazione alla pace soprattutto nei confronti delle giovani generazioni”.

Ed è in questa direzione che va il nuovo allestimento, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna e curato da Alcantara Teatro, nella Casa Museo, che con il suo particolare e intimo percorso, offre spunti emozionali di grande impatto, volti a stimolare interesse e curiosità di approfondimento. Un luogo che si inserisce in un tessuto museale diffuso fatto di archivi e di luoghi, primo fra tutti Fragheto, poi Calanco, Gattara, Ponte 8 Martiri e altri dove poter continuare il percorso di conoscenza e riflessione su questi temi.

 

Ha commentato ancora la Presidente Valli “i pensieri e le parole espresse dalle autorità e dai responsabili delle Associazioni, così come dagli studenti, sono stati in ricordo delle vittime ma nello stesso tempo volti all’attualizzazione di una collettiva responsabilità civile da tradurre in comportamenti di non violenza, rispetto, solidarietà e pace”.

Nel pomeriggio a Casteldelci capoluogo dove si sono susseguiti gli interventi degli amministratori, comunali e regionali, degli storici e ricercatori che hanno lavorato per la creazione della nuova sezione di storia contemporanea della Casa Museo, dei presidenti delle Associazioni “Il Borgo della Pace”, “Familiari vittime di Marzabotto”, “Paesaggi della Memoria” e dell’Istituto Storico della Resistenza di Rimini. Tutti uniti nel ribadire che “un nuovo tassello si è aggiunto per la costruzione di una comunità competente e solidale”.