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Violenza

Fondazione vittime reati. Dieci nuovi casi e oltre 50 mila euro erogati

In foto: repertorio
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di Lucia Renati   
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ven 26 apr 2019 13:15 ~ ultimo agg. 18:21
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Dieci nuovi casi, oltre 50mila euro assegnati e 28 persone aiutate, tra cui 18 bambini. È il bilancio della prima riunione del 2019 della Fondazione regionale per le vittime dei reati, voluta dalla Regione Emilia-Romagna.
Sono state 10 le richieste ricevute dai sindaci, tutte accolte, provenienti dalle province di Bologna (3 istanze), Piacenza (2), Forlì-Cesena (2), Ferrara, Rimini e Parma. Sono stati erogati complessivamente 52.700 euro per dare sostegno a 28 vittime di reato: nove donne, un uomo e 18 figli coinvolti nelle violenze. Le istanze hanno riguardato sette casi di maltrattamenti in famiglia sulla donna – e, direttamente o indirettamente, sui bambini, che in diversi modi sono stati coinvolti nella difesa della madre o come vittime essi stessi – due violenze sessuali e una rapina aggravata.

Accolte le richieste dei sindaci: 3 i casi segnalati nel bolognese, 2 nel piacentino e a Forlì-Cesena, uno nel ferrarese, riminese e parmense. È stata una seduta quasi interamente dedicata al tema della violenza di genere quella del 17 aprile scorso, quando il Comitato dei Garanti della Fondazione si è riunito per valutare le istanze ricevute dai sindaci nei primi mesi dell’anno. I reati di violenza in famiglia si connotavano per la particolare gravità degli atti, ripetuti da anni, resi in molti casi più crudeli dai problemi di dipendenza o dalle patologie psichiatriche del maltrattante. Non di rado, le violenze sono arrivate al punto da far temere la donna per la propria incolumità e quella dei suoi figli. Da qui la forza di chiedere aiuto ai Servizi sociali, ai Centri antiviolenza, alle Forze dell’ordine. In alcuni di questi casi, ora la donna si trova con i bambini in un luogo protetto, per sua scelta o per decisione del Tribunale per i Minorenni di Bologna intervenuto a tutela delle vittime, in altri il partner è detenuto o agli arresti domiciliari in un’altra città e la donna deve ricostruire da capo la propria vita e quella dei bambini. La Fondazione ha deliberato il suo contributo per sostenere le spese per la casa, i percorsi scolastici dei figli, supportare psicoterapie o interventi educativi per donne e bambini, favorire il trasferimento in un’altra città per chi ha deciso di allontanarsi dal maltrattante. Organismo unico in Italia, la possibilità di destinare alla Fondazione il 5 per mille.

Le due violenze sessuali, una delle quali solo tentata, hanno richiesto l’impegno della Fondazione per un contributo a coprire le spese di psicoterapia e parte delle spese legali.

La rapina, infine, è avvenuta a Bologna nel dicembre 2018 ai danni di un uomo che camminava per la città in orario notturno aggredito da un gruppo di sconosciuti. A lui la Fondazione ha riconosciuto un contributo per le spese sanitarie e di sostegno psicologico.