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Intervista al candidato

Elezioni a Bellaria. Gabriele Bucci: città governata da blocco chiuso e litigioso

In foto: Gabriele Bucci
Gabriele Bucci
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 15 apr 2019 12:35 ~ ultimo agg. 16:53
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In questi anni Bellaria è stata governata da un blocco di potere molto chiuso, autoreferenziale e litigioso e questo ha tenuto ferma la città“. A dirlo ai microfoni di Tempo Reale (Icaro) è Gabriele Bucci, candidato sindaco della coalizione Lista Civica Bucci Sindaco – Alternativa Democratica – Italia in Comune. Con la sua lista, Bucci è partito con quasi due anni d’anticipo rispetto alla data del voto e strada facendo ha raccolto il sostegno del centrosinistra. “Siamo partiti dal programma e abbiamo cercato di confrontarci con tutte le parti politiche – spiega – la condizione che ho posto per la mia candidatura è stata quella di una coalizione civica”. Da qui la scelta del Pd di non presentarsi alle urne col proprio simbolo.

Alcuni dettagli del programma della coalizione di Gabriele Bucci

1.LA CITTA’ DI MAREE, IL SUO PORTO che deve finalmente diventare il cuore dell’innovazione urbana, turistica, marinara. Un nuovo piano del porto che include la messa in sicurezza, il trasferimento del circolo nautico lato Igea, la realizzazione di una piccola darsena, una rotonda sul mare, il restyling del polo est, a valorizzazione dell’asta a monte, il pieno coinvolgimento della colonia Roma.
2. LA SPIAGGIA, IL MARE E…,LE SCOGLIERE COME ISOLE SUL MARE: stabilimenti moderni, favorire apertura tutto l’anno (almeno di qualcuno) con attività per lo sport e il tempo libero e per il “piacere dell’orizzonte marino e l’idea giusta della Piattaforma che coinvolga anche il tema scogliere. Su tutto il ruolo primario degli operatori di spiaggia che, grazie ad una progettazione condivisa, potranno mettere in campo tutto il loro coraggio e la loro professionalità per un’innovazione forte del nostro arenile.
3. UNA CITTA’ GIARDINO: pedonalizzazione profonda, realizzata con tempi e modalità opportune e condivise, della città turistica dalla ferrovia al mare, sia a Bellaria che a Igea. In questa visione prospettica si innesta anche il tema della riqualificazione della ferrovia ad uso metropolitano nella tratta Rimini – Ravenna c con ampi tratti di verde urbano.
4. LA ZONA COLONIE COME QUARTIERE TURISTICO DEL FUTURO: è una delle nostre grande risorse territoriali: qui tutto il ragionamento sulla diversificazione e destagionalizzazione della nostra offerta turistica : dalla “vacanza attiva” alla “cura e il benessere della persona”, dalla cultura allo spettacolo, fino all’ospitalità dedicata ai viaggiatori (vedi sosta per camper e caravan) e ai city users fino e alle nuove tipologie turismo giovanile e studentesco.
5. I CONTENTIORI STRATEGICI di elevato valore economico, culturale ed identitario per una moderna integrazione fra turismo e città per tutto l’anno: Vecchia Fornace, Cinema Apollo, Teatro Astra, Palazzo del turismo, Palazzo dei Congressi, la stessa area Aquabell,
6. LA RIGENRRAZIONE DELLE ISOLE PEDONALI : rilanciarne la funzione di aggregazione, shopping, ristorazione ed entertainment con nuove soluzioni di arredo, innovativi effetti scenografici, specializzazione merceologica, piccole arene per spettacoli e ballo.

B) UN NUOVO SPRITO DI COMUNITA’ PER UN DIFFUSO BENESSERE SOCIALE
1. LA FAMIGLIA E LA SALUTE:: sostegno della maternità/paternità, solidarietà, long life learning, servizi rafforzati per gli anziani in rapporto con l’ASL, ivi incluso il progetto “Casa della Salute”.
2. IL LAVORO FRA PRESENTE E FUTURO: politiche locali rivolte soprattutto alle opportunità per i giovani, alla valorizzazione dei talenti, al sostegno delle start up delle nuove imprese.
3. L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE: in primis, la questione del tempo pieno e la necessità di porre ordine nell’organizzazione didattica.

C) LA PARTECIPAZIONE POLITICA, IL VOLONTARIATO CIVICO, IL PRIVATO SOCIALE
Riattivare la partecipazione alla politica significa consentire ai cittadini di contare di più nelle scelte di governo ma anche di formarsi all’azione politica passando da spettatore a protagonista attivo.
Per questo occorre dare ai cittadini strumenti di veri di proposta (sul modello dell’istanza d’Arengo del diritto sammarinese) e di controllo (interpellanze ed interrogazioni dei cittadini alla Giunta comunale in appostiti “question time” durante le sedute del Consiglio Comunale) oltre a momenti di formazione civica sui grandi temi del governo comunale, dello sviluppo del territorio, dello spirito della comunità.
La partecipazione dei cittadini alla vita della città potrà esprimersi anche con interventi concreti in servizi alla città stessa (parchi, piccola manutenzione, attività culturali, etc,). In questo caso, mentre i cittadini offriranno tempo ed energie al bene collettivo, il Comune dovrà offrire le necessarie coperture assicurative, gli impianti e le attrezzature, gli spazi e i servizi di supporto.
Il volontariato tradizionale, esercitato nelle varie forme, dovrà infine ricevere ulteriore impulso e supporto, valorizzando appieno le persone già impegnate con lo sforzo ulteriore di allargarne l’ambito di partecipazione e di intervento con ulteriori supporti economici e di servizi.

D) UN NUOVO MODO DI GOVERNARE LA CITTA’ E L’AZIENDA COMUNE”
Tutto questo richiede un nuovo modo di governare (non gestire) la “macchina comunale”, politiche di programmazione, finanziarie (ivi inclusa la parte del fisco comunale) e di bilancio serie, rigorose, e capaci di far leva anche su una fiscalità locale specifica legata ai progetti che sappia attivare la partecipazione con forme innovative e attrarre così risorse progettuali e finanziarie attivate da investitori privati.