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Fermato dalla Municipale

Alla guida ubriaco nonostante patente sospesa e auto sotto sequestro

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 2 apr 2019 12:04
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Benché avesse la patente sospesa, dopo che due mesi fa era stato fermato alla guida in stato d’ebbrezza, era ancora al volante di un’auto sequestrata (fermata dai carabinieri ancora per ubriachezza al volante), senza assicurazione e revisione e per di più ancora ubriaco. L’uomo, un cittadino albanese, è stato fermato sabato sera durante un controllo in strada della Polizia Locale.  “Un recidivo – commenta con una nota l’amministrazione – sprezzante delle sanzioni e di qualsiasi parvenza di rispetto delle regole, che oltre a  rappresentare uno sfregio nei confronti delle isituzioni rappresenta prima di tutto un grave pericolo per la sicurezza dei cittadini e degli utenti della strada”.

Nella stessa serata sono state ritirate altre due patenti. In un caso si tratta di un procedimento penale perché il tasso alcolemico era sopra gli 0,8 g/l.

E’ un episodio questo che si vuole prendere ad esempio per evidenziare come, nonostante l’impegno in strada della Polizia Locale e delle forze dell’ordine, spesso ci si ritrova con le ‘armi’ spuntate. Com’è possibile, ad esempio, che l’uomo in questione fosse nella disponibilità di un mezzo messo sotto sequestro, rendendo vano il lavoro dell’Arma stessa e della Polizia Locale che ne avevano già accertato in due diverse occasioni la propensione a mettersi alla guida con il gomito alzato? In situazioni di palese recidiva come questi non è davvero possibile trovare il modo di evitare di lasciargli le chiavi di un mezzo che non dovrebbe circolare e privo dei requisiti fondamentali? Come Amministrazione sosteniamo l’inasprimento delle pene nei confronti di chi mette la sua vita e quella degli altri in pericolo mettendosi alla guida di auto e moto dopo aver bevuto troppo: è una battaglia culturale e di legalità che va combattuta strenuamente. Ci sono però dei vulnus, come quello emerso da questi controlli, che meritano un approfondimento e una riflessione sotto il profilo legislativo”.