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il discorso del sindaco

25 aprile a Santarcangelo. Liberazione altissimo momento istituzionale

In foto: un momento delle commemorazioni
un momento delle commemorazioni
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 25 apr 2019 15:46 ~ ultimo agg. 15:52
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Anche Santarcangelo ha celebrato in piazza il 25 aprile con un momento commemorativo partecipato dalla cittadinanza. Per il sindaco Parma l’occasione per ribadire il valore della festa della liberazione e l’animo fortemente antifascista della città clementina.

 

Alcuni passaggi del suo discorso.

 

Oggi è una festa che dovrebbe essere di tutti, e invece purtroppo non lo è. Lo ascoltiamo nelle cronache di questi giorni, vediamo manifestazioni di odio politico crescere a ogni latitudine. E siamo costretti ad affermare pubblicamente che il 25 Aprile è parte integrante del calendario istituzionale italiano, anzi direi parte costituente, giusto per precisare meglio i termini della questione. C’è bisogno di dirlo? Forse no? Io invece temo di sì. Non che mi faccia piacere ripetere qualcosa di scontato, ma la Liberazione è e deve essere considerata un altissimo momento istituzionale, non una contesa politica come si cerca di dipingerla in questi giorni. A Santarcangelo, in questi cinque anni, abbiamo cercato di mettere in pratica quotidianamente questo principio: integrare i principi della Costituzione nel governo della città, far sì che diventassero il motore della nostra azione. 

Santarcangelo è antifascista, lo dice la sua storia. Una storia che abbiamo cercato di raccogliere in modo sistematico perché sia tramandata, soprattutto ora che quasi tutti i testimoni oculari di quelle vicende non sono più con noi. Da questo punto di vista, festeggiamo con addosso la tristezza di chi ha perso non una, ma due persone care. Oggi è il primo 25 Aprile senza Gianni Fucci e purtroppo, è notizia recente, senza Guerrino GiorgettiIl loro impegno antifascista di allora, proseguito nei decenni insieme all’ANPI, per quanto mi riguarda è condensato in un’immagine, che puntualmente rivedevo davanti ai miei occhi ogni 25 Aprile. Gianni e Guerrino che reggevano la corona d’alloro alla lapide sotto i portici del Comune: un’immagine simbolica che racchiude tutto e che quest’anno, con grande tristezza, non abbiamo potuto vedere. Gianni e Guerrino sono due persone che hanno contribuito a fare la storia di Santarcangelo, e che anche per questo non dimenticheremo. Per ricordarli come meritano, vi chiedo un grande applauso.

Concludo con un concetto che ritengo molto importante, non soltanto oggi ma soprattutto oggi, che è il 25 Aprile.

Quel concetto è l’unità. Una volta si sarebbe detto: “l’unità del fronte antifascista”. Un fronte composito, che a livello europeo comprende quelle associazioni – tra cui l’ANPI – che lo scorso dicembre hanno sottoscritto un documento congiunto. E che a livello locale accomuna i tanti soggetti diversi che fanno parte del Comitato, e che in questa occasione vorrei ancora una volta ringraziare insieme alle autorità, alle forze dell’ordine e alla polizia municipale, sempre presenti. 

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