Indietro
menu
Santarcangelo Accogliente

Un campanello wi-fi per le attività con barriere architettoniche

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
lun 4 mar 2019 17:35 ~ ultimo agg. 17:39
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Santarcangelo mette insieme l percorso partecipato CitAbility con il nuovo Regolamento comunale per la valorizzazione degli spazi pubblici e delle attività economiche in materia di decoro, dehors, pubblicità, arredo urbano e accessibilità entrato in vigore lo scorso luglio. In tema di accessibilità della città, il percorso di partecipazione prosegue e questa mattina il progetto “Santarcangelo Accogliente” è stato presentato agli operatori economici, turistici e associazioni di categoria.

Chi sceglierà di aderire riceverà gratuitamente il kit “Santarcangelo Accogliente”, composto da un incontro di formazione, una vetrofania che segnala l’accessibilità del locale e una scheda informativa per la promozione della propria attività sul nuovo portale dedicato all’iniziativa. Le attività del centro storico interessate dalla presenza di barriere architettoniche avranno in dotazione anche un campanello wi-fi.

Il corso di formazione gratuito riguarderà turismo accessibile, regole di buon senso, aspetti economici e manageriali: un primo corso sarà riservato agli operatori economici e turistici, giovedì 28 marzo, al quale seguirà un secondo appuntamento rivolto a progettisti e tecnici comunali in merito a benessere ambientale, normativa, strumenti di pianificazione, percorsi pedonali e mobilità, edifici pubblici e privati, patrimonio storico-culturale, turismo e gestione dell’emergenza.

Esprime soddisfazione anche l’assessore alle Politiche per l’inclusione, Pamela Fussi: “Il corso di formazione per i tecnici comunali e i professionisti che operano sul nostro territorio, ad esempio, ha lo scopo di cambiare il modo di progettare la città, per far sì che rampe, stalli per persone disabili e simili accorgimenti non siano un mero obbligo di legge, ma elementi strategici di inclusione sociale alla base di una nuova cultura del benessere ambientale”.