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Addizionale e polemiche

Irpef. Zoccarato (Lega): Gnassi si prende gioco dei riminesi

In foto: Zoccarato in consiglio comunale
Zoccarato in consiglio comunale
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 15 mar 2019 14:34 ~ ultimo agg. 17:02
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Nel giorno del via libera in commissione all’aumento dell’addizionale Irpef e dell’annuncio di un emendamento della maggioranza che potrebbe riconfigurare le fasce di applicazione delle aliquote (vedi notizia), arriva il nuovo affondo sul provvedimento da parte della Lega. “Lo scaricabarile di Gnassi è talmente scontato che siamo imbarazzati per lui. È chiaro infatti che il Sindaco di Rimini non ha argomenti, nemmeno su certi temi, che invece dovrebbero interessarlo in prima persona e che riguardano la qualità della vita dei suoi cittadini.” A dirlo è il consigliere Matteo Zoccarato che, dopo aver espresso “solidarietà” all’On. Raffaelli “per gli attacchi, anche personali, ricevuti dal Pd locale” parla di “scuse campate in aria e di atteggiamento irresponsabile da parte del primo cittadino riminese”. “Chiediamo a Gnassi – scrive – non tanto di non prendere in giro la Lega, quanto di non prendersi gioco dei riminesi, dei pensionati, dei lavoratori part time e di tutti quelli che, loro malgrado, verranno colpiti dall’aumento dell’addizionale Irpef. Certo ci saremmo aspettati di tutto da questo Pd esanime, ma non che tirasse in ballo il Governo e le risorse vincolate al bando delle periferie. Perché se Gnassi avesse voluto amministrare bene, con serietà e nell’interesse dei suoi cittadini, avrebbe tagliato gli sprechi, combattuto l’evasione e adottato strumenti mirati per riqualificare la zona di Rimini Nord. Tutto fuorché mettere le mani in tasca a pensionati e dipendenti. Invece negli ultimi anni non si è fatto altro. La fallita quotazione in borsa di Rimini Fiera ci è costata milioni di euro, la Giunta è stata costretta a sovrastimare gli introiti delle multe per far quadrare i conti e ha venduto i gioielli di famiglia, le redditizie azioni Hera, per fornire un servizio primario e basilare come l’asfaltatura delle strade. E via discorrendo, fino ad arrivare – conclude – a questi ulteriori 5 milioni di euro che i riminesi, volenti o nolenti, dovranno elargire.

Il segretario provinciale della Lega Bruno Galli interviene invece sulle accuse del Pd di Riccione all’onorevole Raffaelli. “Certo è che il Pd di Riccione di sbandate ne prende. Lo abbiamo già visto all’opera con dichiarazioni sempre fuori dalle righe – scrive – da cui traspare un astio davvero sorprendente, quasi personale, nei confronti di Elena Raffaelli, parlamentare e assessore comunale della Lega. A Raffaelli va, innanzitutto, l’appoggio e la solidarietà di tutto il Movimento leghista riminese. A lei chiediamo di continuare a lavorare come ha sempre fatto per tutelare le nostre comunità locali. E le chiediamo anche di non curarsi di questi attacchi delle truppe cammellate dem chiamate a raccolta dal sindaco Andrea Gnassi, in grave difficoltà per le scelte indifendibili che ha fatto. Magari Rimini fosse guidata dalla Lega. Di sicuro molti problemi sarebbero già stati risolti. Dopo la deludente esperienza Gnassi e a fronte del livello della sua maggioranza siamo convinti che i riminesi abbiano capito che è giunta la fine dell’era Pd e che si deve aprire un capitolo nuovo. Un capitolo di buon governo. Da ultimo una nota rivolta a chi sembra non voler capire. E’ certamente vero, come già detto, che molte amministrazioni scelgono di tenere aliquote alte, ma a fronte di servizi efficienti per i cittadini, di maggiore sicurezza, di massima attenzione anti degrado. A Rimini – conclude – è accaduto il contrario: prima l’amministrazione si è vantata delle aliquote basse, oggi le alza scaricando le responsabilità su altri. Mentre la città è sempre più trascurata”.