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Il Cartellino di Beppe Autuori: giallo per il Rimini FC

cartellino

Il riscaldamento

Cartellino giallo

È passata un’altra settimana travagliata per il Rimini. Dopo tanto parlare in conferenza stampa, in cui si è rispolverato la vecchia espressione di “Tutto va bene Madame la Marchesa”, e salotti televisivi, con improbabili paragoni sul primo anno della serie B in cui il Rimini si salvò in coda al campionato, dimenticando che ogni anno è storia a sé, finalmente la parola passa al terreno di gioco.

Il Rimini domani è atteso a Verona per la prima di tre gare che dovrebbe fare intravedere se il pollice è rivolto in su o in giù. A sette partite dal gong finale, battere i veronesi dell’ex Nolé sarebbe una boccata di ossigeno vitale, per poi passare alla gara interna col Fano e a quella esterna con l’Albinoleffe con maggiore serenità e convinzione nei propri mezzi.

L’auspicio è che i biancorossi riescano a tirarsi fuori dalla centrifuga della bassa classifica che, col passare del tempo, sta aspirando molte più squadre di quante si pensasse, rendendo così ancora più alta la quota salvezza da raggiungere.

Giocarsi la salvezza all’ultima giornata è un rischio che il Rimini non deve correre, ma per realizzarla occorre unità di intenti, accantonando in un cantuccio le polemiche. Per quelle ci sarà tempo. Per un po’ di giorni lasciamo da parte su chi deve giocare al posto di chi.

A questo punto cruciale della stagione, in campo devono scendere undici giocatori motivati, con fiato e gambe. Meglio un comprimario che dà tutto che un presunto talentuoso che si specchia nel proprio ego.

Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e si possono già acquistare le uova del Rimini, con relativa sorpresa. Un po’ tutti si augurano ardentemente che ci siano i tre punti di Verona.

Beppe Autuori