Indietro
menu
Il consigliere: progetti fumosi

Ex convento San Francesco. Renzi: amministrazione assente

In foto: una foto d'epoca
una foto d'epoca
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 12 mar 2019 15:23 ~ ultimo agg. 15:46
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Le dichiarazioni della GIunta in Commissione Consiliare sull’intenzione di recuperare l’ex convento San Francesco di Rimini non hanno convinto il consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi, che ha presentato in merito una mozione.

Renzi ricorda come la struttura sia ancora in rovina dalla Seconda Guerra Mondiale: “Nel 2006 era stato approvato il recupero filologico dell’ex Convento con destinazione a Biblioteca dell’Università, progetto poi abbandonato e perseguito nell’ambito della ricostruzione dell’ex Palazzo Lettimi insieme agli alloggi per studenti. Dinnanzi alla reiterata necessità di nuovi spazi della Biblioteca Gambalunga, ho chiesto di riprendere il progetto di recupero dell’ex Convento di San Francesco con una superficie di mq.2.260 vicino alla Biblioteca Gambalunga.  Dell’originario Convento di San Francesco rimane il lato verso il mare con una parte del piano terra e del 1° piano. Mentre la parte del Convento di proprietà della Curia Vescovile è stata ricostruita negli anni ‘70, la restante parte di proprietà del Comune, per insipienza delle nostre Amministrazioni Comunali, è rimasta un rudere con i resti archeologici nascosti tra le erbacce e i topi dietro il muro di Via IV Novembre . Al riguardo, ho chiesto un sopralluogo dei Consiglieri Comunali affinchè si rendano conto della situazione”.

Ma, lamenta Renzi, per il recupero dell’ex Convento di San Francesco, “gli Assessori ai Lavori Pubblici ( Sadegholvaad ) e alla Cultura ( Piscaglia) hanno dichiarato in Commissione che l’Amministrazione Comunale “non ha un pensiero sul che fare “, al di là del taglio delle erbacce! A maggior ragione, nella continuità, sostengo la mia proposta di ridare vita alla prima Biblioteca pubblica d’Italia, una particolarità per Rimini , o di ricreare quegli stupendi spazi espositivi, che avevano ospitato negli anni 30, la Pinacoteca e il Museo Archeologico”.