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Calcio serie C

Punture di spillo. Podio e contropodio dopo Rimini-Imolese 2-0

In foto: Il saluto iniziale delle due squadre
Il saluto iniziale delle due squadre
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 18 feb 2019 12:44 ~ ultimo agg. 17:42
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PUNTURE DI SPILLO
di Nicola Strazzacapa

IL PODIO

1) Il Rimini torna Doctor Jeckyl, quello che, Feralpi Salò a parte, fra le mura amiche non ha mai tradito. Il brillante 2-0 con l’Imolese rompe una serie negativa casalinga di quattro gare – tre pareggi e appunto un ko – e riporta i biancorossi nell’elite dei rendimenti interni. Se è vero che la vittoria mancava da oltre due mesi e dall’1-0 dell’11 dicembre sul Monza, con il successo nel derby lo score fra le mura amiche sale infatti a quota 24 punti grazie a sei hurrà, sei pari e una sola caduta. Con 16 gol fatti (più di uno a gara) e 10 subiti. Robe grosse, che in caso di successo nel recupero con la Ternana varrebbero il terzo posto della speciale classifica ad appena due lunghezze da Triestina e Pordenone. Il Neri delle meraviglie

2) Secondo gradino per la condizione fisica. Il Rimini di sabato sera è parso brillante, sprintoso, aggressivo. Nonostante i due ko di fila potessero condizionare la testa e di conseguenza le gambe, i biancorossi hanno assalito la sfida dal primo alito di derby. Si sono gettati sull’Imolese, l’hanno sorpresa e pressata, ritrovando anche un buonissimo fatturato offensivo: oltre ai due gol (è importante si sia risbloccato Volpe) si contano l’occasionissima di Piccioni finita sulla traversa, il salvataggio sulla linea sul diagonale di Arlotti, la super chance in mischia di Venturini, la bordata di Simoncelli a sfiorare la traversa. Una produzione che mancava da un po’ ed evidenzia appunto ottima gamba. Benzina nel motore

3) Terzo gradino per alcuni protagonisti cardine. Uno per ruolo. Il primo è Ferrani, che continua a sparecchiare tutto quello che piove in area e a far male ogni volta che si presenta in quella avversaria: quello nel derby è il suo terzo centro stagionale, tre gol fra l’altro tutti decisivi. Insieme a lui non si possono non menzionare un Montanari in stato di grazia, che morde tutto e tutti e riparte con piede educato, e uno Scott Arlotti vero trascinatore. A 19 anni. Quantità, fame, applicazione e qualità ai 100 all’ora. Tris d’assi

IL CONTROPODIO

1) Di veramente negativo nell’ultimo turno c’è veramente poco. I risultati dagli altri campi ad esempio, quell’Albinoleffe che si è svegliato di soprassalto e ha rimesso in gioco tutte le posizioni delle retrovie. Anche l’ultima. E quel pareggio del Renate all’ultimo secondo che conferma come ci sarà da sudare fino alla zona Cesarini dell’ultima gara di campionato. Orecchie dritte

2) Tornando in casa Rimini, considerata l’importanza della gara e l’avversario (un derby) sarebbe stato lecito attendersi un Romeo Neri più affollato. Certo, il sabato sera di febbraio alle 20.30 non è proprio il momento migliore per gli spalti del vecchio catino di Piazzale del Popolo ma se un amico si vede nel momento del bisogno, in questo momento capitan Arlotti e compagni hanno bisogno del calore di una piazza più numerosa. Tutti al Neri!

3) Sul campo, infine, c’è stata una sola nota stonata, una piccola stecca in una serata da orchestra: la prestazione di Guiebre. “Abi” non sta vivendo il suo miglior momento, ha forse patito le sirene del mercato, o più in generale fa più fatica con difese più fisiche e preparate ai suoi movimenti. Mister Martini lo ha tenuto in campo 90 minuti, sperando in una scintilla ed è forse quello che gli serve in un periodo in cui pare litigare con pallone e avversari, incaponendosi a più non posso e infilandosi in ogni imbuto. Spesso basta poco, un lampo, per ritrovarsi e questa squadra ha bisogno della sua freccia sinistra. Forza Abdoul!

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