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Il sindacato attacca l'Ausl

Ospedale Franchini. Uil: lavoratori discriminati, senza mensa e senza docce

In foto: l'ospedale Franchini
l'ospedale Franchini
di Andrea Polazzi   
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sab 16 feb 2019 10:14
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Anni di solleciti e 300 firme raccolte in una petizione non sono ancora bastati a porre rimedio ad alcune criticità relative agli ospedali di Cattolica, Novafeltria e Santarcangelo. Lo rileva Nicoletta Perno della Funzione Pubblica della Uil. I problemi riguardano la mancanza delle mense e delle docce per i lavoratori. Il sindacato ha deciso di promuovere una nuova petizione. “Riteniamo – scrive la Perno – che non prevedere un posto dove mangiare, secondo le regole del contratto nazionale e al pari di Rimini, Riccione e gli altri ospedali della Romagna, sia una discriminazione che attesta la poca attenzione dell’azienda.” In particolare la sindacalista si concentra sul Franchini di Santarcangelo, ricordandone i servizi di eccellenza e i ben 23mila accessi al pronto soccorso del 2018 “senza che, ad esempio, ne sia riconosciuta la dignità – spiega – con la formalizzazione del triage e dell’osservazione breve e senza che venga adeguato l’organico”.
Una battagli alla quale si affianca anche il segretario di Rinascita Civica Mario Erbetta: “Santarcangelo – dice – non può essere la cenerentola degli ospedali della provincia, senza mensa e senza docce per i lavoratori”. “Non devono esistere – prosegue – ospedali di serie A e di serie B sacrificati sull’altare di una Ausl unica che ha ridimensionato le eccellenze di Rimini per favorire il potere politico di Ravenna e Forlì.” Erbetta si augura che il prossimo esecutivo regionale rimetta mano al progetto dell’Ausl Romagna.