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I dubbi restano

Nuova Questura, il testo della risposta. Che per Di Maio (PD) è "retromarcia"

In foto: la struttura di via Ugo Bassi
la struttura di via Ugo Bassi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 15 feb 2019 17:08 ~ ultimo agg. 17:33
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Per il parlamentare romagnolo del PD Marco Di Maio, che ieri ha avuto dal sottosegretario Nicola Molteni in Prima Commissione alla Camera la risposta sul futuro della sede della Questura di Rimini (vedi notizia), è “la peggiore retromarcia della storia”.

“Non si capisce perchè il Governo abbia impedito ad Inail di procedere all’acquisto della sede di via Ugo Bassi, che sarebbe costato molto meno e avrebbe consentito di risparmiare tempo e denaro”.  “Ora si avvia una nuova procedura, con altri costi, con altri ritardi”. “Inail aveva presentato un’offerta di poco superiore ai 7 milioni di euro, poi ritirata senza alcuna motivazione. Adesso il Governo gonfia di quattro volte la proposta iniziale. Cosa c’è sotto? Oppure si tratta solamente dell’ennesimo impegno che non si concretizzerà mai, vedi fondi del bando Periferie?

“Non si capisce poi – aggiunge il parlamentare, componente della Commissione Affari costituzionali – perchè si sia voluto portare a 9 anni il contratto di affitto della sede di piazzale Bornaccini, peraltro rinnovabile per altri 9, rendendo così di fatto permanente una soluzione che avrebbe dovuto essere solo temporanea. Da un parte si dice di voler fare una cosa e poi con atti formali si dice di voler fare l’opposto. Così non va”. “E non va neanche che lo Stato Italiano, a Rimini, spenda ogni anno in canoni di locazione a privati per immobili destinati alle forze dell’ordine cifre milionarie e poi risponda picche a realizzare la ‘Cittadella della Sicurezza’ che, oltre al risparmio economico, consentirebbe una migliore logistica e migliori condizioni di attività e di vita per Polizia, Guardia di Finanza e Stradale”.

Il testo integrale della risposta del sottosegretario Molteni:

L’interrogazione dell’On.le Di Maio consente al Governo di ribadire il proprio determinatoimpegno nel voler rafforzare la capacitàoperativa delle forze di polizia e a miglio-rarne le condizioni logistiche. In questi otto mesi di lavoro sono stati molteplici gli interventi normativi che ab-biamo messo in campo a favore delle forzedell’ordine con uno stanziamento complessivo di ben 2,7 miliardi di euro. In particolare, è stato previsto nellalegge di bilancio per il 2019 un piano diassunzioni straordinarie per 6.150 unità,che servirà a ripianare totalmente gli organici che, per la Polizia di Stato, sarannoulteriormente ampliati fino a tornare allaconsistenza precedente ai tagli operatidalla legge « Madia ».

Ma importanti risorse sono state stan-ziate anche per gli interventi di logistica.Nel decreto sicurezza abbiamo previsto10,5 milioni di euro per il 2018 e 36,6 milioni di euro per ciascuno degli anni dal2019 al 2025 da destinare alle esigenzedella Polizia di Stato. Venendo al merito della questione posta dall’interrogante, devo premettere chegli Uffici della Questura e della Polizia Stradale di Rimini hanno attualmente sede in sei diversi stabili di proprietà privata, inadeguati a soddisfare le esigenze sialogistiche che operative, tra i quali, in particolare, l’edificio sede dell’Ufficio Immigrazione che è tra l’altro da rilasciare su ordinanza comunale. Sin dal 1995 sono state avviate ricercheper allocare tutti gli uffici presso un’unica struttura, individuata poi in uno stabile in costruzione della Società DA.MA s.r.L, sito in Via Ugo Bassi. Nel corso degli anni successivi le trattative non hanno mai portato ad un accordo definitivo per la locazione dell’immobile, anche per l’indisponibilità della parte proprietaria di accettare il canone stabilito dall’Agenzia del Demanio.

Nel frattempo, la struttura proposta ha subito un processo di degrado al quale la parte proprietaria non ha potuto farefronte a causa di problematiche economi-che che ne hanno determinato il fallimento. Negli anni successivi si è pensato di riorganizzare gli Uffici statali nel territorio riminese sul modello del «Federal Building». Nel 2017 l’Agenzia del Demanio haredatto uno studio di fattibilità per la realizzazione, nello stabile in questione, di un unico Compendio – «Cittadella dellaSicurezza» – che avrebbe dovuto ospitare,oltre agli Uffici della Questura, anche laSezione della Polizia Stradale e della Guardia di Finanza.Tale studio di fattibilità è stato trasmesso all’INAIL per una valutazione eco-nomica ai fini dell’acquisto dello stabile attraverso il curatore fallimentare della Società DA.MA s.r.l.

L’ipotesi, in un primo momento, non ha avuto corso perché l’Istituto previdenziale,al pari dell’Amministrazione dell’Interno, era impossibilitato a finanziare i cospicuiinterventi di riqualificazione della struttura. Successivamente, sulla base di alcune disposizioni introdotte dalla legge di bilancio per il 2017, che consentono l’ac-quisto di stabili non ancora in locazionealla Pubblica Amministrazione, l’INAIL ha nuovamente manifestato interesse ad acquisire l’immobile a nuove condizioni.A tal fine, parallelamente all’iterav-viato da quell’istituto per la concretizza-zione della compravendita, il Dipartimentodella Pubblica Sicurezza ha trasmesso all’Agenzia del Demanio, per le valutazionidi competenza, un documento relativo allaefficiente distribuzione degli spazi all’interno della struttura, in funzione delleesigenze degli uffici di polizia.Nelle more del perfezionamento dell’i-teravviato con l’INAIL e della progetta-zione degli indispensabili interventi di re-cupero conservativo del cespite di via Ugo Bassi, sono state avviate iniziative perl’individuazione di sedi provvisorie idoneead ospitare gli uffici della Questura diRimini che, come già evidenziato, si trovano in condizioni di grave sofferenzal ogistica.

In data 15 dicembre 2017 la Prefettura ed i sindaci dei comuni della provincia diRimini sottoscrivevano il « Patto per lasicurezza avanzata della provincia di Rimini » che, all’articolo 16, prevedeva, da un lato, l’impegno delle parti interessate apromuovere ogni azione utile affinché larealizzazione del Compendio potesse av-venire nel periodo compreso tra il 2019 edil 2020, dall’altro, l’individuazione di unasoluzione transitoria per gli Uffici della Questura presso l’immobile della societàDiegaro s.r.l. sito in piazzale Alessandro Bornaccini. Appare evidente che i tempi indicati nel Patto per la Sicurezza del 2017 con riferimento alla realizzazione della Cittadelladella sicurezza – 2019/2020 – risultavanofin troppo ottimisti a fronte della consi-stenza degli interventi da realizzare esoprattutto per le difficoltà di reperire lerisorse economiche per finanziare i lavori.

Difficoltà rese ancor più palesi dallarecente indisponibilità dichiarata dall’INAIL e dall’Agenzia del Demanio ad in-tervenire sull’immobile di via Ugo Bassi.Nonostante ciò oggi l’Amministrazione dell’Interno, sia a livello centrale che periferico, intende continuare a perseguire gli obiettivi delineati nel Patto per lasicurezza e che finora non sono statirealizzati. Il Dipartimento della pubblica sicu-rezza ha, pertanto, avanzato la proposta di acquisto e ristrutturazione dell’immobileper un totale stimato di circa 30 milioni di euro, da finanziare con fondi del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.).Nelle more dell’inserimento di tale proposta nel piano di riparto dei fondi CIPE, il Ministero dell’interno ha attivato le procedure per assicurare la disponibilità dell’immobile ubicato in Piazzale Alessandro Bomaccini quale sede provvisoria degliUffici della Questura di Rimini. A tal riguardo, informo che il 31 gennaio scorso la società Diegaro s.r.l ha accolto confavore le proposte dell’Amministrazione dell’interno, accettate formalmente con lettera del successivo 4 febbraio.

Concludo, ribadendo quanto ho già avuto modo di dichiarare in occasione della mia recente visita a Rimini e cioè che stiamo lavorando per portare avanti un percorso parallelo, ovvero, da un lato, procedere con la soluzione transitoria in modo da assicurare nell’immediato unasede dignitosa alle forze di polizia e, dall’altro, realizzare il progetto più ambizioso della Cittadella della Sicurezza, obiettivo che non può non essere condiviso da tutte le amministrazioni coinvolte”.