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Lavori dopo l'estate

Lungomare Goethe: piazze al posto di alcuni parcheggi

In foto: la passeggiata
la passeggiata
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 19 feb 2019 15:12 ~ ultimo agg. 20 feb 11:19
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Partiranno dopo l’estate i lavori di riqualificazione della passeggiata Goethe e Shakespeare, il tratto di lungomare tra piazzale Azzarita e il ponte del Rio Marano a Riccione.  A dettare i tempi il geometra del comune Augusto Frisoni, intervenuto questa mattina, insieme all’ingegner Stefano Ferri del Polistudio alla nostra trasmissione Tempo Reale. “Il progetto esecutivo – ha spiegato Frisoni – è stato approvato e siamo pronti ad affidarlo, ma i lavori vista la prossima stagione estiva, partiranno tra settembre ed ottobre“.

Sarà un’area di 1300 metri esclusivamente pedonale. Anche oggi lo è, ma spesso viene utilizzata anche dai ciclisti, con tutti i problemi di convivenza del caso. Un problema a cui si è cercato di dare risposta con la pista ciclabile su viale D’Annunzio. Gli ultimi raccordi con gli altri tratti di lungomare saranno cantierizzati nei prossimi giorni e completati prima di Pasqua.

Sulla nuova passeggiata, progettata dal Polistudio saranno create quattro piazze a tema: delle Graminacee, degli Aromi, dei colori e del Belvedere. Per ottenerle, visto che il percorso attualmente è lungo e stretto con ampiezze massime di quattro metri, saranno sacrificati alcuni parcheggi che danno sulla passeggiata, ma non su viale D’annunzio.”Il progetto – spiega Ferri – è in armonia con il contesto marino, con pavimentazione effetto legno, ampie sedute, coperture in acciaio a forma di grandi foglie, che faranno ombra durante il giorno ma saranno anche dotate di illuminazione nelle ore notturne. Ci saranno aiuole ma anche una fontana. Dall’area del Belvedere si potrà guardare il mare distesi su delle chaise longue, non avendo più i pali della luce, oggi posizionati sul muricciolo, ad impedire la visuale“.

Ferri plaude anche alla bella sinergia nata con l’amministrazione: “grazie al lavoro svolto – spiega – il progetto che abbiamo realizzato è già stato condiviso con coloro che poi dovranno rendere fruibili le aree pubbliche”.