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Le iniziative per i 400 anni

La Gambalunga, biblioteca antica e galeotta

In foto: Sara e Marco, coppia nata in Gambalunga
Sara e Marco, coppia nata in Gambalunga
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 13 feb 2019 15:10 ~ ultimo agg. 14 feb 12:19
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La Biblioteca Gambalunga celebra i 400 anni e l’amore per il sapere del suo donatore, Alessandro Gambalunga, che alla sua morte, nel 1619, la donò alla città insieme al suo Palazzo, affinché fosse aperta a tutti, senza distinzioni di censo e religione. Le celebrazioni prenderanno avvio dalla festa di compleanno, simbolicamente fissata il 23 aprile, giornata mondiale del libro. Un’istituzione storica che prestigiose pubblicazione internazionali citano, per le sue sale storiche, tra le più importanti biblioteche. E che vuole porsi sempre più come luogo di incontro e di comunità: è prevista una sperimentazione con l’accesso libero al pubblico, senza la necessità della tessera, compatibilmente con le esigenze di sicurezza e privacy.

Sara e Marco: coppia nata tra gli scaffali della Gambalunga

In attesa della festa di compleanno, la Biblioteca invierà una lettera ai cittadini per invitarli a “testimoniarle” il loro amore. Sarà “Galeotto fu il libro”. La biblioteca è una lunga storia d’amore, il titolo della lettera che, rifacendosi giocosamente agli sfortunati amanti che nella lettura trovarono ispirazione e istigazione per il loro tragico amore, verrà inviata ai riminesi per proporre di raccontare la loro “storia d’amore”: per il sapere, la lettura, la biblioteca.

La Gambalunga, biblioteca antica e galeottaLe storie d’amore (massimo 10 righe) vanno indirizzate a gambalunghiana@comune.rimini.it, scrivendo come oggetto “Galeotto fu il libro”, a partire da giovedì 14 febbraio fino a lunedì 8 aprile. Il 23 aprile, festa di compleanno della Biblioteca Gambalunga, queste “storie” saranno le missive che i cittadini si scambieranno nel loro abbraccio alla Biblioteca.

L’invito ai riminesi sarà spedito  il 14 febbraio, festa di San Valentino: una scelta non casuale quella del martire cristiano del II secolo, divenuto noto per aver difeso la relazione proibita fra un pagano e una cristiana, e dunque – spiega l’amministrazione comunale – il simbolo dell’amore fra pari, senza pregiudizi, nonché di una libertà di pensiero che è ciò che la biblioteca vuole suscitare e difendere.

L’intervista alla responsabile della Biblioteca Gambalunga, Oriana Maroni: