Indietro
menu
Ecco i requisiti richiesti

Centri estivi, aumentano i contributi dalla Regione. Rossi (Pd): aiuto concreto

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 13 feb 2019 17:24
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Per il secondo anno consecutivo le Regione Emilia-Romagna propone i contributi per pagare la retta di frequenza di bambini e ragazzi ai Centri estivi. Dopo i 6 milioni di euro assegnati nel 2018, altrettante risorse – provenienti dal Fondo sociale europeo – vengono stanziate quest’anno. In provincia di Rimini arriveranno 466mila euro. Il sostegno riconosciuto prevede fino a 336 euro (erano 210 nel 2018) per ogni figlio: 84 euro a settimana (contro i 70 precedenti), per un massimo di quattro settimane di frequenza (3 nel 2018). Potranno beneficiarne le famiglie residenti in Emilia-Romagna e composte da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie mono genitoriali, occupati e con un reddito Isee annuo entro i 28 mila euro.
I Centri estivi possono essere pubblici (organizzati direttamente dai Comuni) o privati (associazioni, cooperative, parrocchie e altri Enti religiosi) “accreditati” dalla Regione perché in possesso dei requisiti stabiliti dalla direttiva sui centri estivi, emanata l’anno scorso. Tra i requisiti richiesti, quelli più significativi riguardano la presenza di un progetto educativo – sul quale informare adeguatamente le famiglie – e l’obbligo da parte del personale di presentare una dichiarazione che attesti l’assenza di condanne per abuso di minori, secondo quanto previsto dalla legge nazionale contro la pedopornografia.
Per quanto riguarda l’iter di compilazione dell’offerta alle famiglie, i Comuni entro il 30 maggio stileranno l’elenco dei Centri aderenti al progetto.
Lo scorso anno aderirono 314 comuni e 1.170 centri estivi per un totale in Regione di 13.040.
Si tratta di un aiuto concreto per tutte le famiglie nella conciliazione dei tempi cura-lavoro. – spiega la consigliera regionale del Pd Nadia RossiA Rimini inoltre vi sono numerosi genitori che svolgono lavori stagionali legati al settore turistico e quindi questa rappresenta una politica di welfare e un sostegno concreto veramente importante per chi con maggior difficoltà riesce ad organizzare il proprio tempo tra lavoro e cura familiare”.