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giovedì 28 marzo 2024
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Baseball risorga nel suo nome

Addio a Rino Zangheri. Il cordoglio dell'Amministrazione Comunale

In foto: Brasini, Zangheri e Gnassi
Brasini, Zangheri e Gnassi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 16 feb 2019 19:39 ~ ultimo agg. 20:26
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Il ricordo di Rino Zangheri, un uomo che non mollava mai, insignito del Sigismondo d’Oro nel 2000, ma anche un appello a chi si avvicina al baseball riminese: “Zangheri avrebbe chiesto serietà e passione infinita ai potenziali acquirenti, non facile visibilità o avventure sconclusionate”.


“Con Rino Zangheri se ne va un pezzo di storia di Rimini e di tutti noi. E uno dei più straordinari uomini di sport che l’Italia abbia mai avuto.
Quarantacinque anni alla guida del baseball riminese, attraversando momenti esaltanti, crisi, successi epocali, sconfitte brucianti. Eppure sempre lì,
a coltivare in solitudine quella ‘passionaccia’ che nessuno ha saputo custodire, amare e promuovere come lui. Di Rino Zangheri ci ha sempre stupito e ammirato la voglia di non mollare mai. Non è finita finchè non è finita, avrebbe detto Yogi Berra: forse la sintesi più azzeccata del contributo di Rino al ‘batti e corri’ e in generale a tutto lo sport italiano. L’anima dei Pirati, l’emblema di chi non molla mai nonostante le difficoltà, nonostante le sconfitte, un imprenditore che ha scelto di investire sullo sport e che spesso in nome della passione ha scelto di seguire il cuore invece che la ragione. Un cuore grande, enorme che ha
cavalcato una storia altrettanto grande, enorme.

E’ malinconico voltarsi indietro e registrare come nel 2000, un tempo infinito!, il Comune di Rimini conferì la più alta onorificenza civica a Zangheri, il Sigismondo d’Oro, quasi a suggellarne la carriera. Da allora sono passati quasi due decenni, durante i quali Rino è stato protagonista del secondo tempo del suo film, di un baseball Rimini che ha dominato sui campi del Paese e di tutta Europa. Quel Sigismondo d’Oro al patron venne motivato con la valorizzazione
dell’attività sportiva verso i giovani, con i successi delle sue squadre, con l’organizzazione di Campionati del mondo nella nostra città. Un Sigismondo che poteva significare la summa di un lunghissimo percorso, ma che oggi andrebbe consegnato un’altra volta, proprio per quella passione che per tanti anni ancora ha continuato a scorrere nelle vene di un uomo e di un imprenditore che, purtroppo, ha avuto rari eredi a Rimini. E in questo momento, che il baseball riminese versa in gravi difficoltà dopo l’addio per ragioni di salute di Rino, l’appello che, credo, la città e gli sportivi vorrebbero rivolgere a chi si avvicina alla società è quello di onorare e fare tesoro della lezione di Rino Zangheri e amare questi colori con la stessa intensità. Zangheri avrebbe chiesto serietà e passione infinita ai potenziali acquirenti, non facile visibilità o avventure sconclusionate. Il baseball a Rimini può e deve sopravvivere e risorgere nel nome, nella passione e nell’eredità di Zangheri. Non altro. E’ un impegno in più che chi si avvicinerà con intenzioni serie al Baseball Rimini dovrà prendere per onorare la sua straordinaria vicenda. Questo adesso, in un momento di grande dolore, ci sentiamo di dire, provando anche a guardare al domani.

Nel stringerci intorno alla sua famiglia e a tutti i suoi amici e conoscenti, la comunità riminese vuole dire ancora una volta ‘grazie’ a Rino Zangheri, l’uomo che oggi smentisce anche Yogi Berra. Non è finita finchè non è finita…e poi comunque non finirà mai se ci si chiama Rino.”.