Indietro
menu
Ancora in prognosi riservata

Accoltellamento a Riccione. Condizioni stazionarie per i giovani feriti

In foto: I carabinieri sul luogo dell'aggressione (Adriapress).
I carabinieri sul luogo dell'aggressione (Adriapress).
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 10 feb 2019 12:17 ~ ultimo agg. 11 feb 10:43
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 1.001
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Sono stazionarie le condizioni dei due 23enni, originari di Gradara, accoltellati nella notte tra venerdì e sabato nei pressi del locale La Mulata in zona terme a Riccione. I due, già nella notte dell’aggressione, erano stati sottoposti ad operazioni chirurgiche all’Ospedale ‘Infermi’ di Rimini dove sono tutt’ora ricoverati in prognosi riservata: il più grave si trova in Rianimazione con un polmone perforato mentre l’amico in Chirurgia dopo un intervento all’arteria addominale.

Dopo gli interrogatori di ieri pomeriggio, sono tre le persone sottoposte a fermo da parte dei Carabinieri di Riccione per l’accoltellamento. Si tratta di tre giovani di 17, 25 e 27 anni, di etnia sinti e di nazionalità italiana, residenti nel campo della Colombarina tra Riccione e Coriano. L’ipotesi di reato è tentato duplice omicidio in concorso e tentata rapina in concorso. Hanno precedenti per reati di spaccio e contro il patrimonio. Determinanti al fine delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli, la testimonianza di alcuni clienti, oltre alla collaborazione del titolare del locale e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Un quarto ragazzo, che nei video si vedrebbe sferrare materialmente il primo fendente all’addome di uno dei due feriti, sarebbe ancora ricercato. Ritrovato e sequestrato nelle vicinanze del ristorante un coltello ancora sporco di sangue ma all’appello mancherebbe una seconda arma da taglio.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, i due amici erano usciti dal locale per fumare una sigaretta quando sono stati avvicinati da tre-quattro persone, in evidente stato di ebbrezza, che li hanno minacciati chiedendo soldi. I due ragazzi hanno rifiutato e poi davanti all’insistenza dei sinti li hanno invitati a darsi una calmata. I tre hanno reagito prendendoli a schiaffi e pugni, poi hanno estratto il coltello colpendoli ripetutamente, prima di darsi alla fuga in auto. Sono stati individuati la mattina seguente dopo una imponente caccia all’uomo che ha visto impegnati una settantina di carabinieri con 20 posti di blocco lungo tutta la provincia.