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E45, incontro al Ministero

Viadotto E45, appello Camere Commercio e aperture Governo. Bonaccini soddisfatto

In foto: il viadotto danneggiato
il viadotto danneggiato
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 22 gen 2019 18:59 ~ ultimo agg. 19:09
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Dal Governo e in particolare dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Toninelli sono arrivate aperture sulla risoluzione dei disagi legati al sequestro del viadotto Puleto sulla E45. Lo spiega il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, che ha preso parte alla riunione al ministero con i vertici di Anas, amministratori locali e regionali, rappresentanti delle categorie economiche e sindacali delle regioni coinvolte. Proprio da Anas, riporta l’onorevole del Carroccio, sono arrivate “assicurazioni sia per quanto riguarda il viadotto sequestrato, sia sui lavori che lo interesseranno, già appaltati prima dell’evento”. Per quanto riguarda la viabilità ordinaria, di competenza provinciale e comunale, che dovrà essere utilizzata come alternativa nell’area appenninica coinvolta, sarà sempre Anas, in via eccezionale, ad occuparsi della riapertura di alcuni tratti chiusi da tempo e del rafforzamento e ripristino di quelli ammalorati.
Per quanto mi riguarda – conclude Morrone – sarà mia cura tenere monitorata la situazione e attivarmi per quanto possibile a tutela dei residenti e delle aziende che operano nei comuni montani romagnoli coinvolti”.

Ci siamo subito schierati con i territori, ascoltandoli, e in pochi giorni insieme ai sindaci e alle parti sociali abbiamo fatto una sintesi delle necessità concrete”, sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che si dice soddisfatto per la “disponibilità mostrata dal Governo e dal ministro sulle nostre richieste di interventi urgenti. Prendiamo atto positivamente del fatto che il Ministero sia pronto ad ‘adottare’ le strade che negli anni scorsi erano state affidate agli enti locali, in modo che Anas possa far partire i cantieri rapidamente e con fondi assicurati. Ora auspichiamo che si arrivi velocemente ai fatti e che si trovi anche una soluzione positiva anche alla necessità di garantire da subito ammortizzatori sociali per le imprese e i lavoratori che gravitano attorno alla E45”.

Per Paolo Lucchi e il vicepresidente dell’Unione Valle Savio, Marco Baccini, “il gioco di squadra con la Regione Emilia-Romagna, gli altri Comuni, sindacati e associazioni ha funzionato. Bene dunque la presa in carico decisa dal ministro Toninelli della Strada Statale 3 bis Tiberina da parte di Anas, per garantire un intervento rapido che consenta di riaprire la strada quanto prima. Ne siamo lieti, perché questo risolverà almeno una parte dell’emergenza viaria. Ma ora serve rapidamente anche garantire ammortizzatori sociali ai lavoratori, garantire sostegno alle imprese e aiuti alle famiglie che hanno studenti. Su questo non abbiamo avuto risposte chiare e quindi presseremo ancora il Governo, sino a che la soluzione non sarà certa, cosa che oggi non è accaduta”.

Il commento dell’assessore regionale ai trasporti subito dopo il vertice

Proprio oggi i presidenti delle Camere di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, di Ravenna, di Arezzo-Siena e di Perugia avevano inviato una nota congiunta al Governo per ricordare i gravi disagi alle popolazioni e i danni al sistema economico causati dalla chiusura del viadotto.

La E45 – scrive il presidente della Camera di commercio della Romagna Fabrizio Morettiè un’arteria cruciale per persone, imprese e territori del comprensorio cesenate, della Romagna, dell’Emilia-Romagna e dell’Italia nel collegamento Adriatico / Tirreno. È cruciale anche per infrastrutture strategiche e per il porto di Ravenna, senza dimenticare l’importanza che assume per alcuni comparti quali, per esempio, agroindustria, turismo e, trasversalmente, per i trasporti su gomma etc..
Oggi, la chiusura del Viadotto crea, di fatto, una spaccatura che divide in due il traffico viario dell’intero Paese, con ripercussioni economiche notevoli dirette in termini di perdita di ricchezza prodotta e di competitività.

Per far capire l’importanza del tratto interrotto, la Camera di Commercio mette anche sul piatto alcuni dati relativi al cesenate. Ad esempio traffico nel tratto San Piero in Bagno / Borello negli ultimi 12 mesi (dicembre 2017- novembre 2018) è stato di 10,3 milioni di transiti (di cui il 15,5% di mezzi pesanti), pari a 28.641 medi giornalieri (4.445 di mezzi pesanti).

Il commento del Movimento 5 Stelle

Ancora una volta si dimostra come prima delle grandi opere sia importante l’impegno di questo Governo nel ricominciare la manutenzione e la presa in carico delle infrastrutture indispensabili alla mobilità dei nostri territori. Questi sono i veri investimenti dei quali ha bisogno il nostro Paese”. È questo il commento di Andrea Bertani e Carlo De Girolamo, rispettivamente consigliere regionale e portavoce alla Camera in Commissione Trasporti del MoVimento 5 Stelle, dopo l’incontro tenuto dal ministro Toninelli al MIT, assieme ai vertici Anas, con i rappresentanti delle Regioni e una delegazione di sindaci di Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna sulla situazione dell’E45 dopo il sequestro del viadotto Puleto. “Come sottolineato dal ministro Toninelli al termine dell’incontro di oggi, Anas era già impegnata nella messa in sicurezza del Puleto e se la magistratura lo consentirà i lavori potrebbero partire a breve ed essere conclusi altrettanto velocemente. Dall’altra parte, però, si è trovata un’intesa di massima per giungere a una convenzione tra la stessa Anas e gli enti locali che consentirà di intervenire per la riapertura della Statale 3Bis Tiberina che potrebbe essere quindi inserita nel quadro tecnico-programmatico Anas tra le opere di cantierizzazione collegate all’intervento sulla E45. In più il ministro ha sottolineato come il MIT sia impegnato in tutta Italia a riportare in capo alla società vigilata molte tratte che erano state in precedenza declassate, oltre ad essere disponibile a valutare, in una prossima Conferenza unificata, il passaggio ad Anas di quelle arterie locali. Come MoVimento 5 Stelle – concludono Bertani e De Girolamo – siamo soddisfatti di esser riusciti a tenere costantemente informato il ministro sulla situazione dell’E45 e sulle gravi conseguenze che il blocco ha determinato per il nostro territorio. Siamo fiduciosi che la situazione adesso vada verso una sua rapida risoluzione”.