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Per il consigliere strada obbligata

Sede Questura. Renzi: Comune acquisti stabile

In foto: l'interno della struttura di via Bassi
l'interno della struttura di via Bassi
di Redazione   
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mer 30 gen 2019 16:37 ~ ultimo agg. 17:18
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L’unica strada a oggi praticabile per risolvere l’eterna questione della nuova Questura, secondo il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi, è che il Comune di Rimini acquisti la struttura di via Bassi tramite esproprio per pubblica utilità coprendo poi la spesa con gli introiti dell’affitto. Renzi ripercorre la lunga storia della vicenda, ricordando anche le sua prima interrogazione del 2004 che chiedeva di valutare l’ipotesi dell’esproprio, fino ai giorni nostri senza risparmiare critiche al progetto della Cittadella della Sicurezza, difficilmente realizzabile, e alle modalità del trasferimento in piazzale Bornaccini.


L’intervento di Gioenzo Renzi:

Dopo le dichiarazioni di Guerrino Mosconi ex liquidatore fallimentare della Nuova Questura “se il Comune l’avesse acquistata, oggi la Polizia potrebbe già essere li”, ritengo utile rendere note le mie proposte in merito di Consigliere Comunale, allora dopo l’ultimazione dell’immobile e oggi.

A cominciare dalla interrogazione del 13.5.2004 trasformata in Mozione discussa nel Consiglio Comunale del 22.7.2004 , respinta dalla maggioranza (DS, Margherita, Udeur, astenuto Lugaresi, a favore AN-FI) che all’Amministrazione Comunale chiedeva testualmente di:

1) “ valutare la prospettiva dell’eventuale esproprio per pubblica utilità dell’intero immobile realizzato , il cui valore accertato poteva essere pagato con la stipula di un apposito mutuo, le cui rate verranno sostenute mediante gli introiti derivanti dal canone di locazione”.

2) “ accertare tramite appositi periti il costo effettivo sostenuto per la realizzazione dell’immobile in oggetto al fine di poter valutare una equa remunerazione del capitale investito e intervenire nella definizione della vertenza in atto che ha come oggetto proprio l’ammontare del canone di locazione ,tenuto conto che per immobili con tale destinazione il saggio medio di redditività corrisponde al 6,50%;”

3) “procedere, da subito, alla presa in possesso dell’intera struttura tramite l’occupazione d’urgenza della stessa, per il preminente interesse pubblico volto ad assicurare una idonea sistemazione alla Questura ed alle necessità intrinseche correlate al potenziamento estivo delle forze di Polizia di imminente arrivo a Rimini”

L’intera operazione, dalla approvazione il 5.8.98 del Piano Integrato di Intervento, alla Variante al PRG sull’intera area destinata a verde, alla stipula della Convenzione attuativa il 23.4.99 tra Comune e Dama Srl, la società privata realizzatrice, era stata giustificata solo al fine di poter conseguire un interesse pubblico rappresentato dalla costruzione della nuova sede della Questura e della Polizia Stradale per una superficie utile di mq.23.732.

Proprio in funzione di questo interesse pubblico era stata concessa alla DAMA Srl la possibilità di edificare n.5 palazzine a destinazione residenziale (tot.Su mq.3.800) e un fabbricato a destinazione mista direzionale/ commerciale ( Su mq.11.000 ).

E’ noto a tutti che l’immobile costruito in tre anni dal 2000 al 2003 con la destinazione ad uso pubblico (Questura) approvata in origine non è stato consegnato al Ministero dell’Interno per il mancato accordo sul canone di locazione di oltre 3.600.000 euro annui .

Da rilevare, peraltro, secondo lo stesso Ufficio Legale del Comune, che nella Convenzione sottoscritta tra Comune e la DAMA Srl quanto scritto nelle premesse , ”lo scopo della presente convenzione è quello di regolamentare, fra l’altro, tempi e modalità di realizzazione dell’opera pubblica e della sua effettiva destinazione alle finalità istituzionali indicate “ poi non è stato ripreso dall’articolato della Convenzione.

E’ incredibile, ma l’Amministrazione Comunale non ha previsto nella Convenzione i tempi e le modalità dell’effettiva destinazione della sede della Questura.

Al Comune è rimasto solo intimare alla Soc.Dama di dare effettiva destinazione all’opera pubblica entro 120 gg. e revocare le previsioni edificatorie di 14.800 mq tra a residenziale, commerciale , direzionale.

Il resto è la storia che dura da quindici anni, di immobilismo, latitanza, omissioni, ritardi, responsabilità del privato e del pubblico, tra Amministrazione Comunale e Governi di tutti i colori, di passerelle dei Ministri degli Interni e di annunci, come quello folle del pre Bando di costruire un’altra Questura su un terreno della Fiera.