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Calcio Eccellenza girone B

S. Agostino-Cattolica, la vigilia del tecnico Alberto Angelini

In foto: Il tecnico del Cattolica, Alberto Angelini
Il tecnico del Cattolica, Alberto Angelini
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 19 gen 2019 09:33 ~ ultimo agg. 09:36
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Dare continuità al successo sul Faenza di domenica scorsa. Questa la mission di Mercuri e compagni dopo aver interrotto a quattro (tra campionato e Coppa Italia) la serie nera. Giallorossi in trasferta nel ferrarese, sull’ostico campo di un Sant’Agostino che nell’ultima gara casalinga ha rifilato tre reti alla Copparese, ma che in casa ha un rendimento altalenante: 4 hurrà, 3 pareggi e 3 sconfitte. All’andata fu il Cattolica ad imporsi 3-1 (doppietta di Bartomioli e gol di Di Addario per i giallorossi e rete di Ciarlantini nel finale per i biancoverdi). In classifica gli emiliani hanno tre punti in più dei romagnoli (rispettivamente 26 e 23).

Con mister Alberto Angelini facciamo un passo indietro e partiamo dalla vittoria di domenica scorsa. “Una partita che volevamo e dovevamo vincere a qualsiasi costo. Non era importante giocare bene o giocare male, essere belli o essere brutti, ma solo portare a casa i tre punti. Ce l’abbiamo fatta, anche se con grande sofferenza, che sarebbe stata minore se avessimo raddoppiato, e le occasioni per farlo le abbiamo avute”.

E adesso S. Agostino.
“Se noi pensassimo di aver risolto i nostri problemi con la vittoria di domenica scorsa vuol dire che avremmo sbagliato tutto. Noi dobbiamo pensare che la vittoria di domenica è stata solo l’inizio di un nuovo campionato. Se nel calcio moderno alle doti fisiche e tecniche non abbini lo spirito di sacrificio, la grinta e l’umiltà non vai lontano. Se noi andiamo sul campo di S. Agostino, un campo da quello che mi hanno detto un po’ ruvido, difficile, con la testa giusta, quella di una squadra che si deve salvare, faremo bene, se invece andiamo là pensando di avere risolto i nostri problemi con una partita tutto diventerà molto complicato”.

Cosa ricorda del match d’andata?
“Sto prendendo pochi riferimenti dalle gare d’andata perché le squadre sono cambiate, per necessità cambiano i moduli e gli atteggiamenti. Noi stessi siamo passati da un 4-2-3-1 a un 4-3-3 perché le caratteristiche della squadra, con i nuovi arrivi, sono cambiate. Anche se io ripeto sempre ai ragazzi che siamo noi che dobbiamo avere l’atteggiamento giusto perché i numeri li porta via il vento. Saremo sempre noi i giudici di noi stessi, con tutto il rispetto per l’avversario, chiaramente”.

Due assenti e un ritorno importante.
“Scoccimarro è ancora squalificato e non potremo utilizzare Rossini, che si era fatto male nella rifinitura di sabato scorso e contro il Faenza è sceso stoicamente in campo nonostante l’infortunio. Tornerà Giacomo Palazzi a darci una mano: voglio sottolineare l’attaccamento che Giacomo ha dimostrato a questa maglia e sono convinto che farà una grande partita. Nel momento del bisogno si è dimostrato ancora una volta oltre che un grande giocatore un grande uomo”.

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