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Verso le primarie

Primarie PD. Gnassi ufficializza sostegno a Zingaretti

In foto: Zingaretti
Zingaretti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 20 gen 2019 08:26 ~ ultimo agg. 08:37
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In occasione del voto nei circoli sulle mozioni a un mese e mezzo dalle primarie in programma il 3 marzo per scegliere il nuovo segretario del PD, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi si schiera pubblicamente per Nicola Zingaretti. Giovedì, insieme ad altri sindaci del Partito Democratico, Gnassi ha incontrato a Roma i candidati alla segreteria. Il punto era un confronto nel merito tra le mozioni, i candidati e il manifesto dei sindaci.

I punti imprescindibili, spiega Gnassi:  “1) no a qualsiasi scissione; 2) un’alternativa culturale e politica per un progetto di paese da proporre a tutti gli
italiani e a tutti gli elettori fuori da tatticismi e alleanze con gli attuali partiti populisti e sovranisti; 3) l’esperienza viva, diversa, articolata di quel riformismo concreto che è partito dalle città e dai territori come valore del nuovo Pd (Rimini e l’Emilia Romagna in questo senso possono essere forza di una nuova fase)”. Ci siamo confrontati anche sul manifesto europeista di Calenda, che ho firmato subito anche perché Rimini è una città europea che non potrà mai chiudersi”.

“Raccolgo la richiesta di Nicola Zingaretti di far irrompere il contributo che può venire dai sindaci che hanno provato a dare speranze alle proprie città senza farle rinchiudere nel cinismo e che hanno al contrario aperto relazioni con mondi del sociale, dell’economia, di una società civile che aspetta e crede in un progetto di città o paese. In questo senso se è importante la prima fase degli iscritti ,è tuttavia decisivo il 3 marzo.
Trovo la richiesta di Nicola Zingaretti di dare un contributo partendo dall’esperienza fatta sul campo nella propria città la più solida e convinta, perché forgiata da quella che lui ha fatto nel Lazio. Riconosco a Nicola una sua consapevolezza vera nel riconoscere come importante e strategico quello che si è fatto sui territori. E nel guardare a Rimini come ad altre città, come esperienze forti e arricchenti per il Pd. È un candidato che viene da anni passati sul campo e nell’amministrazione locale”.
“Nella sua proposta Zingaretti sostiene che la fase politica che abbiamo davanti richiede nuovi paradigmi e schemi larghi di ragionamento e si deve basare sulle esperienze fatte sui territori; un passaggio forte e credibile perché viene proprio da chi ha fatto questa esperienza . Lui nel Lazio, noi a Rimini, altri in forme diverse da altre parti. Ecco allora che per allargare la partecipazione, anche delle primarie, serve l’energia di tutti”.

E ancora: “C’è sicuramente una storia lunghissima e personale di amicizia e quel conoscersi che ne conferma l’abilità, l’esperienza, l’empatia umana. Trovo che vi sia un progetto di partito che vuole trarre forza e linfa dalle idee, dal merito di che le ha e non vuole chiudersi in una somma di correnti e fans. Nicola me lo ha confermato l’altro giorno a Roma: ampliare la voce e il ruolo del Partito Democratico nel Paese, nelle città, significa affrontare i temi e non cercare accordi con i gruppi dirigenti di questo o quello. Così come il PD non ha niente a che fare con Di Maio e Di Battista o le derive razziste sulla sicurezza. Tuttavia possiamo parlare a persone e a mondi che oggi non ci votano (come abbiamo fatto a Rimini), con una nostra idea di sicurezza e di lotta alla povertà tornando ad essere un partito inclusivo, europeista e che si riconosce in un riformismo radicale e progressista.  Zingaretti oggi porta con sé la forza e il carattere di chi sta facendo
(bene) pubblica amministrazione, e credo possa essere la persona giusta”.

“Apprezzo anche il contributo degli altri candidati a partire dai toni, dall’atteggiamento e dallo stile che hanno avuto e per essersi assunti la difficile responsabilità di candidarsi in un momento drammatico per il PD. Da qui si riparte, non per noi ma perché l’Italia ne ha bisogno”.