Il Marocco gli nega il visto e il detenuto rischia di tornare libero
Il rischio era che a giugno venisse rimesso in libertà come clandestino per termine della pena. Invece, grazie al tenace lavoro del personale dell’ufficio immigrazione della questura di Rimini, il 30enne marocchino, attualmente detenuto nel carcere dei Casetti, questo pomeriggio è salito su un volo di linea che lo ha riportato nel suo Paese di origine, scortato da due agenti. Il nordafricano, in carcere dal 2011 per una serie di reati che vanno dal furto alla rapina aggravata in concorso, dalla violenza privata all’estorsione, dal procurato allarme allo spaccio, aveva scelto di essere espulso dall’Italia come pena alternativa alla detenzione, ma il Marocco continuava a negargli il visto temporaneo, necessario per il rimpatrio dei cittadini senza documenti.
Neppure una lettera scritta dal detenuto e indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva dato gli esiti sperati. Almeno fino a quando l’ufficio immigrazione della Questura di Rimini non ha ripreso in mano il caso, riallacciando i rapporti con l’autorità consolare del Marocco a Bologna e ottenendo il via libero per il rimpatrio avvenuto oggi.