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Repliche e controrepliche

IEG. Pecci: amministratori più attenti a "delirio di onnipotenza" che a trasparenza

In foto: Marzio Pecci
Marzio Pecci
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 24 gen 2019 13:40 ~ ultimo agg. 14:15
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All’intervento congiunto di sindaco, presidente della Provincia e presidente della Camera di Commercio (vedi notizia) arriva la replica del capogruppo della Lega Marzio Pecci. Che parla di un sistema “arrogante” nei confronti anche di chi chiede spiegazioni e chiarezza sui conti.

“il comunicato diffuso mostra la forte arroganza dei politici appartenenti ad un sistema riminese che la politica dell’opposizione vuole abbattere. Udire la ripetizione di frasi fatte quali:  “Certo si può sempre fare di più e meglio”, “guardate il dito e non la luna” oppure stigmatizziamo “il tentativo di alcune forze e gruppi politici di delegittimare IEG” mi sembra più una voglia di voler distrarre il cittadino e truccare il gioco per rimanere al proprio posto piuttosto che rendere trasparente il proprio operato”.

“Quando gli amministratori degli enti locali intervengono con un comunicato congiunto sui lavori della Commissione di Controllo e Garanzia del Consiglio Comunale per dire che “é evidente quindi che le critiche sono pretestuose strumentali e contraddittorie, anche dal punto di vista politico, e spesso non hanno fondamento” significa che nel loro delirio di onnipotenza dimenticano che loro stessi fanno parte della politica riminese. Mi spiace dovere ricordare che gran parte dei rappresentanti degli enti che sottoscrivono il comunicato sono gli stessi che fanno parte e/o hanno fatto parte di un sistema il “Sistema Rimini” che è stato responsabile del mancato sviluppo della città e, soprattutto, è stato responsabile del fallimento della società Aeradria e, per questo, sono imputati in un processo che era iniziato con gravissime imputazioni. Il fatto che quasi sicuramente questo processo finirà prescritto non autorizza gli imputati, che ancora guidano gli Enti pubblici riminesi, a disprezzare l’onesto lavoro di una opposizione che vuole controllare ed esige spiegazioni per l’enorme spesa di € 1,5 milione per la mancata quotazione in borsa oltre ad € 180.000 per una indagine di valutazione del personale della fiera e per aver indebitato l’Ente per 90 milioni di €.

Nel merito dell’andamente economico e della mancata quotazione in Borsa, della quale per Pecci ha responsabilità anche lo stesso management di IEG: “ogni ragioniere sa che la solidità finanziaria degli emittenti viene valutata dal mercato anche tramite il rapporto fra debito e MOL che, al massimo, deve essere pari a 3: IEG è indebitata per 90mln ed ha un MOL di 30; se facciamo 90 diviso 30 abbiamo 3 il massimo consentito. Infatti più questo rapporto sale, meno una società è in grado di fare fronte con la generazione di margini operativi agli oneri finanziari del debito. Da ciò ne discende che i conti di IEG sono in ordine, ma la Borsa li boccia”.

Rincarando: “il comunicato diffuso mostra la forte arroganza dei politici appartenenti ad un sistema riminese che la politica dell’opposizione vuole abbattere. Udire la ripetizione di frasi fatte quali:  “Certo si può sempre fare di più e meglio”, “guardate il dito e non la luna” oppure stigmatizziamo “il tentativo di alcune forze e gruppi politici di delegittimare IEG” mi sembra più una voglia di voler distrarre il cittadino e truccare il gioco per rimanere al proprio posto piuttosto che rendere trasparente il proprio operato”.