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Anfiteatro in commissione. A breve diffide al Ceis per abusi

Il Comune: valorizzeremo Ceis e Anfiteatro. Guardando alla stazione

il villaggio del CEIS

Lunedì (ieri) si è svolta a Rimini una accesa commissione aperta sul tema del futuro dell’Anfiteatro Romano, come noto strettamente connesso a quello del Ceis.

Dall’amministrazione (presente l’assessore all’urbanistica Roberta Frisoni) e dai tecnici sono arrivati aggiornamenti in merito ad alcuni padiglioni dell’Asilo svizzero (quattro, circa il 30% del totale) che sarebbero stati realizzati senza permessi e per i quali a breve partiranno le diffide. Le realizzazioni delle quali mancano gli atti risalirebbero al periodo tra 1950 e 1969.

L’obiettivo, al quale il comune lavora da tempo, è arrivare ad uno spostamento del Ceis (l’ipotesi è l’area vicino alla stazione, oggetto di trattative con le Ferrovie) per liberare lo spazio dell’Anfiteatro e riportarne alla luce i resti. Sulle tempistiche però ancora non c’è alcuna certezza.

Nel corso della discussione il consigliere di maggioranza Davide Frisoni (di Patto Civico) ha chiesto all’amministrazione di uscire dal CdA del Ceis e spiegato come la valorizzazione dell’Anfiteatro debba essere una delle priorità dei prossimi anni di mandato. Di altro avviso invece il consigliere del PD Giovanni Casadei secondo cui il recupero dell’area non è al momento prioritario. Maggioranza dunque divisa.

Accesi anche gli interventi dei consiglieri di minoranza Marzio Pecci (Lega), Carlo Rufo Spina (Forza Italia) e Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia). Proprio quest’ultimo è stato il primo, a metà degli anni ’90, a sollecitare l’amministrazione comunale sull’Anfiteatro romano.

. L’intervista a Gioenzo Renzi nella trasmissione di Icaro Tempo Reale

 

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