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Donato dalla riminese Newster

All'Ospedale di Mutoko un macchinario per smaltire rifiuti in modo eco

In foto: La conferenza di presentazione
La conferenza di presentazione
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 24 gen 2019 15:42 ~ ultimo agg. 18:45
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Vale diverse decina di migliaia di euro e si chiama NW5. E’ un macchinario per smaltire i rifiuti sanitari e trasformarli in briciole di sostanza inerte ed ecocompatibile. E’ quello che la Newster System srl, azienda locale che da vent’anni opera nella produzione di sterilizzatori, ha donato all’ospedale Luisa Guidotti di Mutoko in Zimbawe, in collaborazione con la Fondazione Marilena Pesaresi. Sarà inaugurato a marzo.

La mia azienda – spiega Andrea Bascucci, amministratore unico di Newster System srl – si occupa di smaltimento rifiuti sanitari e abbiamo saputo da Massimo, con cui siamo amici da tempo, che si era rotto l’inceneritore in uso all’ospedale. Ci è parso bello poter essere d’aiuto con la nostra competenza. L’obiettivo è poi quello di proseguire nella collaborazione“. “Siamo veramente felici di questo aiuto che arriva da un’azienda riminese – aggiunge Massimo Migani, direttore sanitario dell’Ospedale Guidotti –. Per noi è importantissimo lo smaltimento di rifiuti. In Zimbabwe abbiamo il forte pericolo del colera in questo momento, fortunatamente al Guidotti non c’è stato nessun caso, ma è importante operare nel modo migliore per curare la sicurezza del nostro ospedale.  Il desiderio è di avere uno smaltimento ecocompatibile e in qualche modo mostrare che anche in Africa si possono portare avanti progetti di questo tipo. Abbiamo poi il sogno, grazie a questa macchina, di trasformare gli scarti, in qualcosa di utile

Il materiale sarà trasformato in isolante per i tetti delle strutture ospedaliere, ma c’è anche il progetto di depurare l’acqua piovana da usare nell’orto dell’orfanotrofio per produrre sementi da donare ai pazienti. Una collaborazione nata dall’amicizia e dal desiderio della Newster, che ha mercato in tutto il mondo ma non in Italia, di poter aiutare una realtà missionaria generata dalla comunità riminese. “Volevamo fare qualcosa per il nostro territorio. Attraverso Mutoko possiamo aiutare un pezzo di Rimini che si trova in Africa” afferma Bascucci. “Ricordo qualche anno fa – aggiunge il missionario Massimo Migani –  in sala Manzoni, in una serata dedicata a Marilena Pesaresi, ci siamo detti quanto nei momenti di crisi sia importante costruire reti e ponti, e magari abbattere muri, ecco questo è un esempio di questa idea