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panico in piazzale battisti

Aizza il cane contro i passanti: poliziotta ferita a gambe e braccia

di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 15 gen 2019 16:45 ~ ultimo agg. 16 gen 14:14
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Se l’è cavata con una prognosi di cinque giorni in seguito alle ferite riportate alla mano e alla gamba dal morso di un meticcio, ma sarebbe potuta finire molto peggio per una poliziotta della questura di Rimini se i suoi colleghi non fossero riusciti a sottrarla dalla ferocia dell’animale (e della sua padrona). Ieri pomeriggio, intorno alle 17, due volanti della polizia di stato sono intervenute in piazzale Cesare Battisti su richiesta di alcuni cittadini che segnalavano una donna in forte stato di alterazione che non riusciva a tenere a bada il proprio cane, un meticcio simil Corso. Di più, la padrona lo aizzava a più riprese, a tal punto che l’animale si era scagliato contro un passante ferendolo con un morso alla mano.

Giunti sul posto, i poliziotti hanno subito raggiunto la donna, una 47enne riminese, che barcollando e gridando frasi sconnesse continuava a istigare il cane contro i passanti. Alla richiesta di mostrare i documenti, la 47enne ha perso la testa e liberato il meticcio dal guinzaglio, che ha aggredito e morso una poliziotta alla gamba e alla mano. I colleghi a quel punto sono andati subito in suo soccorso cercando di liberarla dal morso dell’animale. A fatica hanno immobilizzato il cane, che continuava a divincolarsi. La padrona ha cercato di liberare l’animale, minacciando di morte gli agenti e colpendoli con calci e pugni. Ammanettata, è stata perquisita dai poliziotti: dalla tasca dei suoi pantaloni sono spuntate alcune dosi di hashish, poi rinvenute anche all’interno della sua abitazione. Mentre la 47enne veniva trasferita in questura e il meticcio affidato al personale cinofilo del Comune, la poliziotta veniva accompagnata in ospedale per medicare le ferite provocate dai morsi del cane.

La padrona del meticcio, accusata di lesioni, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, nonché sanzionata per ubriachezza molesta ed infine segnalata al prefetto quale assuntrice di sostanze stupefacenti, questa mattina è comparsa in tribunale per il processo per direttissima, e il giudice l’ha condannata a sei mesi di reclusione.